L’eco dell’ultima aggressione avvenuta nell’ospedale di Pescia si fa ancora sentire. Ad intervenire, stavolta, è il sindacato Cisl Fp sanità, che esprime, per voce della neo eletta segretaria provinciale Sabrina Paoletti: "indignazione nel costatare ancora una volta le numerose e continue aggressioni ai danni del personale sanitario, vittima di continue violenze, specialmente in alcuni servizi all’interno della nostra azienda sanitaria e della nostra provincia (vedi le ultime aggressioni ai pronto soccorso di Pescia e Pistoia). La Cisl Fp da sempre è impegnata a contrastare il problema aggressioni, fornendo, tra l’altro, tutela legale gratuita ai propri iscritti che ne siano vittime. Vorremmo però che da parte delle istituzioni ci fosse un passo in avanti, deciso, convinto, come quello della costituzione di parte civile da parte del datore di lavoro. Chi assale un infermiere, un Oss, un sanitario o amministrativo, anche solo verbalmente (fisicamente la cosa ci pare tacita...) fà un affronto a tutta l’azienda provocando spesso anche un disagio organizzativo che spessisimo si trasforma in danno erariale (cose e strutture oltre ai giorni di prognosi – assenza dal lavoro - dei dipendenti) ma anche in un disservizio per l’utenza con la sospensione o il rallentamento di un servizio (si pensi ai Pronti Soccorsi devastati)".
"Sappiamo bene – continua la Cisl – che singolarmente le aziende sanitarie certo non possono prendere iniziative di tale portata che in primis hanno un valore anche politico, ma chiediamo loro di farsi portavoce di questa necessità che riteniamo ormai matura e non più rinviabile. Come Cisl sicuramente porteremo avanti in ogni sede le nostre richieste e proposte. La speranza è quella di vedere un’unità di intenti su queste gravose vicende alfine di fare un fronte, anche d’opinione, unico. Certamente come Cisl FP non ci tireremo indietro, e saremo sempre in prima linea a difesa dei nostri colleghi".