REDAZIONE MONTECATINI

La Asl e la violenza sul personale. Formazione, telecamere e denunce

L’Azienda Sanitaria Usl Toscana centro interviene con ulteriori misure a protezione dei suoi lavoratori

Valdinievole, 30 gennaio 2025 – È l’emergenza del momento, quella relativa alle aggressioni al personale in servizio negli ospedali, come successo di recente anche al Cosma e Damiano di Pescia, e l’Asl Toscana Centro interviene in maniera specifica andando a rafforzare la prevenzione di fronte a questi atti brutali. L’ultimo è successo subito dopo l’Epifania proprio all’interno del nosocomio pesciatino con una donna che aveva colpito con un calcio un medico e subito dopo è stata arrestata.

“Nel 2024 sono state organizzate venti edizioni del corso aziendale con un numero di più di 14mila lavoratori formati – fanno sapere dall’Asl – e vengono fatti con metodologia didattica frontale, simulazioni e processi di de-escalation finalizzati a trasmettere all’operatore le tecniche per abbassare i toni dell’interazione”. A livello di ospedali, già da tempo è presente il Gruppo di lavoro aziendale che si occupa del monitoraggio delle segnalazioni, oltre ad analizzare i dati relativi a episodi di violenza che si verificano nei diversi contesti aziendali. “In queste settimane il Gruppo ha lavorato alla revisione, portandola a conclusione, della procedura aziendale denominata ’Prevenzione degli atti di violenza a danno dei lavoratori’ – prosegue la nota di Asl Toscana Centro – la revisione si è resa necessaria per uniformarsi alle nuove disposizioni normative e alle recenti modiche al Codice penale. In questo modo si potranno presentare le denunce del caso a fronte di condotte ed eventi aggressivi costituenti fattispecie di reato, senza la necessità che il dipendente vittima di aggressione debba proporre querela di parte”.

L’impegno dell’Asl, però, non si ferma qui visto che è stata predisposta una nuova cartellonistica che verrà affissa in tutte le strutture sanitarie territoriali aperte al pubblico, diffondere una informativa che ammonisce sulle conseguenze (denuncia e sanzioni) derivanti dalla violenza contro il personale sanitario. Va ricordato che la Asl Toscana ha già dato risorse importanti, come i 450mila euro per le nuove videocamere a corredo degli edifici più critici e, di contro, ci sono ben 62 strutture dislocate fra Firenze, Empoli, Prato e Pistoia individuate come prioritarie perché in condizioni ambientali critiche la sera o la notte o collocate in spazi aperti che possono prestarsi a favorire atti aggressivi. Videosorveglianza che diventa operativa con 70 nuove telecamere installate nelle ultime settimane mentre quegli stabili che non hanno ancora gli impiant dovranno attendere la fine del 2025.

s. m.