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Albano pronto a esibirsi al Teatro Verdi
Montecatini 10 aprile 2015 - «Torno sempre volentieri in questa città, le sue acque fanno proprio bene alle mie corde vocali». Appuntamento da non perdere domani sera, sabato 11 aprile, alle 21. al Teatro Verdi di Montecatini con «E’la mia vita», il nuovo spettacolo dell’artista pugliese. Un’esperienza nuova per Al Bano: la sua musica approda in teatro e sarà l’ideale colonna sonora di una storia tutta da raccontare, quella, appunto, della sua esistenza, fatta di momenti diversi e anche tragici, come quello legato alla misteriosa scomparsa della figlia Ylenia .
L’artista, legato da un forte legame di amicizia con Alberto Lapenna, ex sindaco della città termale, lancia una dichiarazione di affetto e amicizia per Montecatini. «Qui – sottolinea – sono passati tutti i personaggi più famosi del panorama internazionale, oltre che milioni di turisti. Questa città è una bellissima fonte di salute, stare a Montecatini fa bene e la mia presenza in questa realtà, ogni volta che è possibile, lo testimonia. Ho trovato sempre un forte senso di ospitalità e, soprattutto, una grande disponibilità verso il bel canto e la buona musica».
Ma il cantante pugliese segue qualche trattamento particolare alle Terme. «Grazie al direttore marketing Massimo Giovanetti– racconta Albano – ho potuto fruire di un ciclo di inalazioni salutari per la mia voce. Montecatini riesce a dare a chi la frequenta benessere e salute, su questo non ci sono dubbi». Il cantante manca da Montecatini dalla scorsa estate. «E torno proprio con piacere in questa città», ribadisce. Con lui sul palco ci sarà anche il figlio Yari Carrisi, ormai un musicista affermato che, con la sua partecipazione. insieme alla sua band, conferma il profondo legame dell’artista pugliese con la sua famiglia. Milioni di telespettatori, nelle scorse settimane, sono rimasti colpiti e commossi dalle rivelazioni fatte dal giovane durante il programma Domenica Live, su Canale 5.
«Hanno tentato di rapirmi, avevo 12 o 13 anni – ha raccontato Yari – ma un angelo custode mi ha salvato. A quel punto però i miei genitori hanno preferito mandarmi a studiare in Svizzera con mia sorella». E anche in questo caso la forza della famiglia, con i suoi profondi e viscerali legami, si è rivelata decisiva. «I miei genitori – ha proseguito Yari – non mi hanno mai trattato da bambino per fortuna. Ho saputo fin dall’inizio il rischio che stavo correndo e ho accettato ben volentieri il trasferimento in Svizzera dove, tra l’altro, si è aperto un nuovo capitolo della mia vita».
Albano rivela i dettagli dello spettacolo in programma domani sera a Montecatini. «È un concerto insolito fatto di canzoni– spiega – ma ricco anche di aneddoti che ripercorrono i miei cinquant’anni di carriera. Le mie vicende si intrecciano con la storia musicale, e non solo, di un’Italia profondamente cambiata nel corso dei decenni». Albano ricorda sempre il duro lavoro e il grande impegno per affermarsi nel mondo dello spettacolo, quando, nel 1959, ad appena 16 anni, si trasferì dalla Puglia a Milano, seguendo le orme di Domenico Modugno.
«Ho frequentato l’università della vita – dice sempre l’artista – facendo i lavori più svariati per andare avanti, ma anche per essere vicino alla gente e capire i loro gusti e interessi. I primi approcci con la musica leggera li ho avuti tramite il Clan di Adriano Celentano». E poi, nel 1967, è arrivata la svolta con il singolo «Il sole», un successo incredibile che ha consacrato il successo di Al Bano, insieme al lungo legame, sentimentale e artistico con Romina Power, con cui è tornato a esibirsi all’ultimo festival di Sanremo.