
Associazioni e comitati attaccano l’amministrazione sul tema Pfas nell’acqua. La replica del sindaco: "Mozione dell’opposizione senza una vera utilità".
"Il Comune di Pieve a Nievole vota contro la mozione sui Pfas, le sostanze perfluoro alchiliche, altamente inquinanti". Inizia così l’intervento di Acqua bene comune Pistoia e Valdinievole, Alleanza beni comuni, Obiettivo periferia e del Comitato via Cantarelle. I Pfas sono composti utilizzati per rendere resistenti ai grassi e all’acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti. Le loro proprietà e caratteristiche chimiche hanno però conseguenze negative sull’ambiente e questi composti sono stati rilevati in concentrazioni significative negli ecosistemi e negli organismi viventi. "La maggioranza di Pieve a Nievole ha votato contro la mozione, presentata da circa 70 associazioni regionali e nazionali, in cui si chiedeva al sindaco Gilda Diolaiuti e alla giunta di impegnarsi a richiedere al governo nazionale l’emanazione di una legge che proibisca la produzione e il consumo dei Pfas, di richiedere a gestore del servizio idrico e alla Asl di effettuare le analisi di questi inquinanti nell’acqua potabile, rendendo pubblici i risultati, e alla Regione di avviare, anche attraverso Arpat, un piano di monitoraggio. Queste sostanze sono definite eterne perché si accumulano nelle acque, negli alimenti e nel corpo umano provocando danni irreversibili ad ambiente e salute".
A stretto giro di posta, arriva la risposta dell’amministrazione di Pieve. "La mozione – replica l’amministrazione – non impegnava affatto il sindaco e la giunta a richiedere al governo una legge nazionale per proibire il consumo e la produzione di Pfas: la minoranza si è limitata ad auspicare un intervento in tal senso da parte del governo, una posizione legittima quanto lo è per la maggioranza rigettare una mozione che chiede azioni già in essere. Il nostro gestore idrico, senza alcun obbligo normativo, si occupa da anni del monitoraggio degli Pfas e continuerà a farlo. Se un cittadino sospetta una contaminazione da Pfas o altri inquinanti, in seguito a un incidente industriale o situazioni sospette, è opportuno rivolgersi agli enti competenti, come le forze dell’ordine o Arpat. L’amministrazione continuerà a lavorare con serietà per la tutela della salute pubblica, senza cedere a facili strumentalizzazioni e senza aderire a iniziative prive di un reale beneficio per la nostra comunità".