Sarà affidato a un ingegnere, incaricato dalla Procura di Pistoia, l’accertamento tecnico sul piccolo ponte Ferrone, dove la notte dell’alluvione, lo scorso 2 novembre, hanno trovato la morte i due coniugi di Lamporecchio. Antonino Madonia, 70 anni, e la moglie Teresa Perone, di 65 anni, erano sulla loro auto e stavano tornando a casa, che si trova in via Podere Vitetto a Lamporecchio, quando il piccolo ponte Ferrone, che stavano attraversando, è crollato a causa della enorme quantità d’acqua che aveva rapidamente ingrossato il torrente. La Procura di Pistoia ha aperto un fascicolo e ha disposto alcuni accertamenti per capire se vi possano essere responsabilità di terzi nell’incidente: l’ipotesi è di omicidio colposo. Da capire di chi sia la pertinenza della eventuale manutenzione sulla stradina. Si tratta di una strada vicinale che conduce a un gruppo di case private. L’ingegnere dovrà rispondere a un quesito: la tragedia dei coniugi Madonia poteva essere evitata? Una adeguata manutenzione del ponte ne avrebbe impedito il crollo in quelle condizioni meteorologiche così avverse? Il corpo dell’uomo è stato ritrovato poco dopo la tragedia, quello della moglie nel tardo pomeriggio di venerdì 3 novembre. Nessun nuovo passo è stato fatto per capire eventuali responsabilità nel crollo del pino che la mattina del 10 novembre si è abbattuto sulla Baita di Babbo Natale a Montecatini. L’ipotesi è di lesioni colpose, ma nessuna denuncia è stata presentata dai sette feriti nell’incidente.
M.V.