Anziana derubata dell’orologio. Prima l’abbraccio in strada. Poi la fuga con l’oggetto d’oro

La signora se lo è visto sfilare dal polso da una giovane sulla trentina chè successivamente è salita su un’auto

Anziana derubata dell’orologio. Prima l’abbraccio in strada. Poi la fuga con l’oggetto d’oro

I carabinieri di Pescia hanno raccolto la denuncia della signora derubata del prezioso orologio d’oro sottrattole da una trentenne poi scappata su una macchina che la stava aspettando

Brutta avventura, nella mattinata di sabato, per una donna pesciatina. Una signora ottantenne stava percorrendo via Amendola per andare a fare qualche piccola spesa in un vicino supermercato. Arrivata quasi all’altezza di piazza Leonardo da Vinci è stata avvicinata da una giovane, una bella ragazza bionda, di una trentina d’anni circa. L’anziana ha pensato a un’amica della nipote e non si è ritratta quando lei le si è avvicinata per abbracciarla e baciarla.

Nel farlo, però, le ha sfilato dal polso l’orologio che indossava, un pezzo pregiato interamente in oro, di valore considerevole. È bastato un attimo, poi è salita su un’auto bianca che era in attesa, che si è dileguata passando davanti a Palazzo Piacentini, sede del Liceo Lorenzini. Per fortuna la ladra non ha fatto cadere la vittima, le conseguenze avrebbero potuto essere ancora più gravi. La donna e i familiari hanno immediatamente presentato denuncia contro ignoti alle forze dell’ordine.

Non è il primo caso del genere che si verifica in città. Pochi giorni fa avevamo raccontato del furto con destrezza di cui era stato vittima un pesciatino che, dopo l’orario di chiusura di un bar in piazza Mazzini, si era accomodato a un tavolino per godersi il fresco della sera estiva. E quando la figlia della signora ha pubblicato sul proprio profilo social quanto avvenuto alla madre, in molti hanno replicato raccontando episodi simili accaduti, nelle ultime settimane, ad amici e parenti. La speranza, per la sfortunata anziana, è legata alle telecamere presenti lungo la strada, che potrebbero aver inquadrato l’auto in fuga e il volto della ladra, rendendola riconoscibile agli investigatori.

Emanuele Cutsodontis