La polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Pistoia su richiesta della procura. Gli investigatori della squadra mobile della questura, diretta dal commissario capo Veronica Bustrenghi, hanno eseguito il provvedimento a carico di due albanesi, un 50enne residente a Montecatini e un 23enne senza fissa. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, gli indagati sono coinvolti in prima persona negli incendi e nei tentati incendi di origine dolosa avvenuti a Montecatini e a Pieve a Nievole in primavera. Dietro questi atti, ci sarebbero motivazioni legate al traffico di stupefacenti, anche se al momento si attendono conferme.
Le indagini della polizia di Stato, scattate immediatamente dopo i fatti, sono durate circa quattro mesi. Grazie all’acquisizione di telecamere di videosorveglianza private della zona interessata dall’incendio e di tutte le intersezioni stradali, sia adiacenti che a lungo raggio, gli investigatori hanno individuato l’autovettura utilizzata la notte del 23 marzo dagli autori dell’incendio al locale Principe.
Attraverso una complessa analisi dei video estrapolati, gli investigatori hanno constatato che pochi minuti prima che le fiamme divampassero, l’autovettura era stata ripresa mentre parcheggiava a qualche centinaio di metri dal locale. Dalla macchina, grazie ai video, si può notare scendere un uomo con una tanica in mano, contenente verosimilmente liquido infiammabile, mentre il complice alla guida resta in auto ad aspettarlo. Pochi istanti dopo lo stesso uomo che poco prima era sceso con la tanica, torna correndo verso l’autovettura, che riparte a tutta velocità per le vie cittadine.