Pieve a Nievole mette a punto la sua vocazione turistica con una guida che illustra le 20 attrazioni che la piccola realtà della Valdinievole riserba ai visitatori che, secondo quanto affermato tempo fa dall’assessore Erminio Maraia, solo lo scorso anno, hanno raggiunto un picco di 9mila presenze. Un numero di poco distante da quello degli abitanti. Insieme al turismo, ora si pensa però anche alla tassa di soggiorno, già in essere in altre realtà della nostra provincia. "Al momento – spiega il sindaco Gilda Diolaiuti – non è ancora in vigore niente, perché stiamo seguendo l’iter previsto dalla legge per la definizione delle tariffe della tassa di soggiorno stessa. Una volta finito l’iter la tassa di soggiorno sarà applicabile già entro l’anno come previsto da legge". A Pieve a Nievole intanto le strutture ricettive ufficiali sono 14 e non appena sarà introdotta la nuova tassa, saranno tenute a richiederla ai visitatori che pernotteranno in paese.
Sulla tassa di soggiorno, nel frattempo intervengono anche i consiglieri di minoranza David Baldi, Clarissa Nocentini, Mario Suzzi e Alessandro Venturini che paragonano quella di soggiorno alla tassa sui passi carrabili, sostenendo che la seconda poteva essere evitabile. "Noi non siamo contrari – fanno sapere – anche a scelte che possono penalizzare i cittadini in vista dei tagli del governo previsti per il 2025, ma a fronte di questo vorremmo che gli introiti fossero destinati al miglioramento dei problemi del paese, in quanto siamo sempre a leggere lamentele per quanto riguarda le buche nelle strade, anche se ancora stiamo pagando mutui per lavori fatti negli anni ’80 del secolo scorso e nei primi anni 2000, immondizia lungo le strade, nonostante vi siano 10 ispettori ambientali all’opera il problema rimane (nell’interrogazione presentata in consiglio è stato detto che sono state elevate in circa due mesi 13 sanzioni notificate, 3 da notificare e altre, non quantificate, in elaborazione) e questo non crediamo sia un bel biglietto da visita per i turisti che visitano il nostro paese. Quindi concludendo, forse era più opportuno mettere a regime la tassa di soggiorno e non quella sui passi carrabili, ma questo lo decide la maggioranza in consiglio comunale e a noi non resta che subire le scelte delll’amministrazione".
Arianna Fisicaro