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Banksy, la mostra di Ialuna ’Avvicina i giovani all’arte’
E’ stato uno dei pochi a scambiarci delle mail, quando molti ignoravano chi fosse Banksy. Erano i primi anni Duemila e i disegni di quello che sarà destinato a dare una scossa al mondo dell’arte, si vendevano nei pub inglesi a poche decine di sterline. Ma Bruno Ialuna, insegnante di lettere, allenatore di basket e assessore al comune di Montecatini Terme aveva intuito che di quell’artista di strada si sarebbe parlato a lungo. A Banksy Ialuna ha dedicato anche un romanzo, "Volevo essere Banksy", scritto nel 2011 e di recente ripubblicato. Per questo Bruno Ialuna è considerato uno dei maggiori esperti del misterioso artista inglese e il comune di Altopascio si è affidato a lui per l’allestimento di una mostra che è stata inaugurata nei giorni scorsi dal titolo "Banksy or not Banksy". Una scommessa che si potrà trasformare in volano turistico secondo gli amministratori della cittadina del Tau. "Tutto nasce dalla passione, questo tipo di arte è connessa alla voglia di lasciare un segno. L’arte urbana ha cambiato la storia", ha detto Bruno Ialuna.
Quella di Altopascio è l’ennesima mostra dedicata all’artista inglese, ma come ha spiegato l’ex assessore montecatinese questa ha qualcosa di diverso: " E’ una piccola rassegna, ma molto significativa. Si distingue dalle altre perché noi raccontiamo una storia. Le mostre si possono fare in tanti modi, anche semplicemente appendendo dei quadri alle pareti. Noi invece vogliamo raccontare la storia di Banksy, com’è partito il fenomeno Banksy e come si è sviluppato. Artista che piaccia o non piaccia ha comunque fatto avvicinare al mondo dell’arte milioni di giovani, come mai era avvenuto prima. Noi in questa mostra lo mettiamo a confronto a confronto con questo gruppo "Not Banksy" che sta spopolando e che sta facendo mostre in tutto il mondo, Londra, Tokyo e Osaka. E’ un gruppo che imita Banksy senza vergognarsi. Molto soddisfatti gli amministratori lucchesi. "Questo luogo - ha detto la sindaca Sara D’Ambrosio – simbolo della custodia del grano nel Medioevo, poi destinato a concerti, biblioteca durante i lavori, ma anche magazzino, è rinato e con queste opere contemporanee ancora di più". Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla cultura Alessio Minicozzi: "Per me un sogno, visto che sono appassionato dell’artista inglese, un lavoro notevole partito da un’intuizione. Che si innesta nel territorio, perché la cultura ne fa parte, è collegata con la realtà circostante. Scommessa ma anche rispetto delle tradizioni, in un perfetto equilibrio".