È finita a botte e calci una banale discussione avvenuta durante la notte nella canonica di Santa Margherita, dove in questo momento sono ospitati 21 profughi, perlopiù famiglie di origine tunisina e nigeriana. Un magrebino stava ascoltando la musica a tutto volume, mentre stava bevendo alcolici. Alcune famiglie, soprattutto quelle con bambini piccoli, lo hanno pregato di smetterla, perché stava disturbando il riposo notturno. L’uomo, ormai sotto gli effetti dell’alcool, ha risposto a male parole e ne è nata subito una discussione, presto sfociata nello scontro fisico.
Sul posto, allertati dai responsabili della cooperativa che gestisce la struttura, sono arrivati subito gli agenti del commissariato di Pescia, insieme a un’automedica e un’ambulanza. All’arrivo della polizia di Stato, la situazione era tornata alla normalità, mentre l’uomo si lamentava dolorante. Gli agenti hanno provato a interrogare i presenti, ma nessuno era in grado di sostenere una conversazione in italiano. I fatti sono stati ricostruiti in base alle dichiarazioni degli operatori della cooperativa. Il tunisino è stato quindi trasportato in codice giallo all’ospedale di Pescia, dove è stato curato in pronto soccorso. Le sue condizioni sanitarie, in ogni caso, non sembrano destare particolari preoccupazioni tra il personale medico.
La vicenda, anche se non è avvenuta in una zona centrale di Pescia, ha destato l’attenzione di molte persone a causa del coinvolgimento dei mezzi delle forze dell’ordine e di pronto intervento sanitario. Al momento, non risultano denunce da parte del tunisino rimasto ferito nella violenta lite.
Daniele Bernardini