
Buonumore con l’eclettico Cicchella "Al Verdi conobbi il grande Proietti"
Due ore di buonumore. Le offre uno dei giovani ispirati artisti italiani, il napoletano Francesco Cicchella, che sabato 29 aprile salirà alle 21 sul palco del "Verdi" di Montecatini con "Bis", il suo secondo spettacolo teatrale.
Tra un’ambulanza a sirene spiegate e auto che sgommano, lo raggiungiamo telefonicamente sul lungomare di Sanremo, in attesa di esibirsi. E lui si apre con simpatia.
Classe 1989, ricco di talento, soprattutto capace di far ridere di gusto: che cosa ci proporrà in questa fase storica nella quale ne abbiamo così tanto bisogno?
"Bis è una rappresentazione che in parte presenterà le mie parodie più conosciute, da Ultimo a Michael Bublé passando per Achille Lauro, ma si baserà anche su numeri musicali, racconti, performance e monologhi. Un paio d’ore di svago. Il titolo mostra continuità con ‘Millevoci Tonight Show’, il mio primo spettacolo per la regia del grande Gigi Proietti. Il tour purtroppo si interruppe a causa della pandemia di Covid-19. È un nome beneaugurante: il bis è il vero sogno di ogni artista, significa che l’esibizione è andata bene".
Eclettico: attore, imitatore, cantante, musicista, comico. Che cosa le piace di più?
"Bella domanda, come chiedere chi è più forte tra Messi e Cristiano Ronaldo. Sono tutti aspetti che fanno parte di me. Nasco come pianista bambino, ma con la comicità riesco a portare sul palcoscenico tutti i miei bagagli, divento più completo possibile".
Quali novità porterà al Teatro Verdi?
"Il mio mondo: me stesso. Mi racconterò, come sinora non avevo fatto. E anche una parodia inedita, quella dell’attore Tony Servillo, che a quanto mi dicono è una delle mie più riuscite".
Ce lo può confidare: con la sua parodia, ha fatto diventare amabile anche il bravissimo Ultimo. È così?
"Sapeste quanta gente mi dice (e non succede soltanto a me, ma a tanti imitatori) ‘sai che non ero fan del tale e grazie a te lo sono diventato?’. Tanta. Tra l’altro lo scorso anno, alla finale di ‘Amici’ a cui ero invitato, Ultimo mi fece una videochiamata a sorpresa. Fu l’occasione per ridere un po’ di noi, per prenderci in giro. Poi abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere privatamente. È stato simpatico, mi ha fatto i complimenti, è molto autoironico".
Montecatini Terme, Pistoia e la sua provincia: è la sua prima volta che viene da queste parti?
"Ho una sorella che vive a Firenze: conosco i luoghi. È la prima volta che sono al ‘Verdi’ con un recital tutto mio, ma su quel palco registrai la prima puntata del programma televisivo ‘Cavalli di battaglia’ di Proietti, a cui ero stato invitato come ospite. Sarà emozionante tornare a calcarlo, anche per quello".
Indossa i panni di Ultimo: che augurio farebbe alla nostra Italia?
"Far riflettere attraverso la risata, su argomenti di stretta attualità. Sono, da sempre, un utopista: spero, ad esempio, che i cambiamenti politici siano forieri di miglioramenti generali. Ultimo allora augurerebbe a tutti un periodo di grande rinascita, un recupero di socialità. C’è voglia di teatro e lo noto. C’è voglia di riappropriarsi delle nostre vite".
Gianluca Barni