Cadavere di un cacciatore trovato in un fosso del Padule. Le indagini dei carabinieri

Sul corpo una ferita d’arma da fuoco su un fianco: ipotesi suicidio

Cadavere di un cacciatore trovato in un fosso del Padule. Le indagini dei carabinieri

Sul corpo una ferita d’arma da fuoco su un fianco: ipotesi suicidio

È ancora mistero sulla morte di un cinquantenne di Monsummano trovato mercoledì sera senza vita in un fosso nella zona del quagliodromo del Fossetto. Da una prima ricostruzione l’uomo era uscito intorno alle 17 per una battuta di caccia nel cosiddetto orario del calasole, ma non vedendolo rientrare ed essendo già molto buio, la famiglia ha dato l’allarme. Quando i soccorritori e le forze dell’ordine lo hanno ritrovato, intorno alle 21 di mercoledì, per l’uomo non c’era già più nulla da fare: un colpo di fucile lo aveva preso in pieno all’altezza di un fianco. Sul posto, oltre al fratello, erano presenti i volontari della Pubblica Assistenza di Monsummano, i carabinieri, l’automedica e i vigili del fuoco.

Gli inquirenti escludono, per il momento, l’azione di terzi nella scomparsa del cacciatore. Il corpo presentava una ferita d’arma da fuoco all’altezza di un fianco e due, per il momento, sono le piste percorse dai carabinieri sotto la direzione della Procura di Pistoia: un tragico incidente di caccia avuto in solitudine oppure il suicidio. La sua auto, con cui aveva raggiunto il luogo di caccia, è stata ritrovata a poca distanza dal punto in cui è stato rinvenuto il cadavere. Sono in corso tutti gli accertamenti del caso e la Procura ha disposto l’autopsia per chiarire con esattezza le cause del decesso.

A destare qualche perplessità è stato il fatto che il fucile è stato ritrovato a distanza dal corpo: l’arma, da quanto è stato possibile apprendere, era rimasta sul margine del fossato e il corpo era rotolato nella scarpata per finire in un corso d’acqua stagnante, dove è stato poi ritrovato. Una delle ipotesi è che, ferito mortalmente, sia poi caduto senza vita nel fossato. La notizia si è diffusa velocemente ieri mattina nella zona dell’Uggia e di Cintolese dove la vittima, che lavorava nel commercio, era molto conosciuta e benvoluta. Sconvolti gli amici cacciatori, gli avventori del circolo che frequentava regolarmente per giocare a carte o dove andava a mangiare la pizza con la compagna.

Arianna Fisicaro