Canone accessi e passi carrabili. Il balzello in arrivo che fa discutere: "Tassa per consolidare il bilancio"

Il Comune opta per il censimento utile a individuare gli intestatari. Bini attacca: "Le entrate saranno irrisorie"

Canone accessi e passi carrabili. Il balzello in arrivo che fa discutere: "Tassa per consolidare il bilancio"

Stanno arrivando gli avvisi di pagamento per il canone patrimoniale

Stanno arrivando in questi giorni gli avvisi di pagamento per il Canone Patrimoniale su accessi e passi carrabili. L’amministrazione comunale, per individuare i soggetti intestatari, si è rivolta al Catasto e ha affidato a una azienda un censimento.

"Era uno dei pochi comuni nella Provincia che non aveva questa tassa - spiega l’assessore Vittorio De Cristofaro -. Avevamo la necessità di consolidare le entrate e ridurre enormemente le uscite. Nel fare il bilancio di previsione lo avevamo detto: avevamo raggiunto il pareggio con l’introduzione di nuove entrate, fra cui la previsione per i passi carrabili. Quando la illustrai in consiglio comunale, dissi che oltre a essere una nuova entrata per rispondere alle richieste della Corte dei Conti, era una equiparazione fra i cittadini, fra i residenti su strade provinciali, che già la pagavano, e chi, invece, abita su strade comunali, dove non era prevista. Il nostro obiettivo è quello di mettere a regime le entrate in modo equilibrato. Abbiamo fatto un errore: era stato inserito il regolamento sul sito istituzionale in modo difficilmente individuabile; ora, però, arrivate le richieste di chiarimento, lo abbiamo indicato meglio. In caso di errore, o di somma non dovuta, può essere chiesto l’annullamento agli uffici preposti".

L’arrivo di una nuova tassa non ha mancato di sollevare polemiche. Nei bollettini si lasciano solo dieci giorni di tempo per effettuare il pagamento. Molte le voci di dissenso. Marco Angeli parla di rischio default per un’amministrazione che ha portato tutte le tasse al massimo: "A parte le più scontate considerazioni di tipo politico e sociale, il difetto principale è che dopo un iniziale piccolo beneficio, produce l’esatto effetto contrario".

"I Comuni non si finanziano con le tasse dirette, ma con i trasferimenti da Regione, Stato ed Europa - afferma Alessio Bini -. Li possono avere presentando progetti. Inoltre, le entrate di questa tassa saranno così irrisorie da essere ininfluenti per le casse del Comune, peraltro migliorate, come ha scritto la Corte dei Conti". Intanto, Fratelli d’Italia chiede un’assemblea pubblica, perché "sono ignoti alla maggioranza dei cittadini i criteri usati per stabilire gli importi della tassa".

Emanuele Cutsodontis