REDAZIONE MONTECATINI

Coldiretti: "Il caro bollette travolge l’agricoltura"

Grido di dolore lanciato da Coldiretti: colpite anche la trasformazione e la distribuzione

Tante le voci che subiranno un rincaro (Foto archivio)

Pistoia, 13 gennaio 2022 - "L’onda dell’aumento dei costi sta travolgendo l’agricoltura pistoiese e toscana": a dirlo è la Coldiretti, secondo cui il caro bollette colpisce sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti. Un balzo, quello del costo dei beni energetici, che si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate dagli aumenti dei costi di produzione non compensati da prezzi di vendita adeguati. Una situazione che, ad esempio, costringerebbe il florovivaismo a spegnere o ridurre l’attività in serra ed alcune produzioni tipiche come il ranuncolo, il lilium o il ciclamino. 

"L’aumento dei costi di produzione è tutto sulle spalle delle imprese agricole e sui cittadini – spiega Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana – l’effetto è duplice, ma è sempre negativo: ga esplodere le uscite delle imprese e riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie. In queste settimane abbiamo tutti visto i prezzi al consumo lievitare - aggiunge - ma questi incrementi non sono certo imputabili alle imprese agricole". 

Per le operazioni colturali gli agricoltori sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione. Inoltre – continua Coldiretti – l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%) e il fosfato biammonico Dap da 350 a 700 euro a tonnellata (+100%). Non solo: prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano un +65%, mentre i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio hanno subito un aumento del 60%. Il rincaro dell’energia riguarda anche l’alimentazione del bestiame e il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi, nonché indirettamente anche costi di produzione degli imballaggi. 

"Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle – spiega Filippi – molte imprese stanno vendendo sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali. Per ogni euro di spesa solo 15 vanno nelle tasche degli agricoltori - conclude il numero uno di Coldiretti Toscana - briciole rispetto al reale valoro dei prodotti che arrivano sulle tavole". 

Alessandro Benigni