Casa saccheggiata dai ladri. Rubati i ricordi di una vita

Hanno approfittato di una breve assenza dei proprietari e hanno messo fuori uso il faretto sul retro perché non si accendesse al loro passaggio.

I ladri hanno saccheggiato una casa di via Ticino e hanno portano via soldi e gioielli. E’ successo nella sera del primo novembre, dopo le 19.40, quando la famiglia era fuori casa. E’ stato un parente che abita nello stesso edificio ad accorgersi dei rumori che provenivano dall’abitazione e avendo visto che la famiglia era uscita poco prima, si è insospettito e ha cominciato a chiamare i propri cari, per verificare se fossero rientrati in anticipo, ma non rispondevano. Può darsi che siano state le voci dell’uomo a mettere in fuga i ladri che, comunque, erano già riusciti ad arraffare gioielli e soldi. Sono stati avvertiti i componenti della famiglia e i carabinieri che sono giunti immediatamente sul posto. L’abitazione era stata completamente rovistata, i ladri avevano frugato nei cassetti di tutti i mobili e li avevano abbandonati sul pavimento, lo sportello della cassaforte era stato tagliato.

"Da una prima verifica fatta in modo approssimativo – fa sapere la vittima della razzia –, hanno portato via i ricordi della vita coniugale, i regali che ci eravamo scambiati con mia moglie fin dai giorni del nostro fidanzamento: anelli, una collana e orecchini d’oro. Inoltre hanno rubato una moneta d’argento e cinquecento euro in contanti preparati per mio nipote che doveva rinnovare l’assicurazione della macchina.

"Ma sapremo in futuro quello che manca in casa – dice sconsolato l’uomo –. Oltre al valore economico, quello che fa più male è il valore affettivo degli oggetti portati via". Da quanto abbiamo appreso, per entrare i ladri hanno usato un piede di porco forzando un portoncino sul retro dell’abitazione, dove è posizionato un faretto con fotocellula che, dopo il crepuscolo, si accende quando passa sotto una persona. "Per impedire l’accensione del faretto – racconta ancora l’uomo –, i ladri, probabilmente salendo su un ancoraggio sul muro che serve a fissare la persiana, hanno coperto la fotocellula con un panno che in genere viene usato per pulire il pavimento. Probabilmente, pensando di essere scoperti all’uscita di casa, poiché il mio parente aveva gridato, hanno forzato da dentro l’altra serratura all’ingresso principale dell’abitazione e da lì sono usciti. Così - conclude la vittima – anche entrambe le porte sono state danneggiate".

Piera Salvi