Caso Giovani Granata, le famiglie: "Rivogliamo indietro le quote delle iscrizioni"

Forte tensione tra genitori e società calcistica Giovani Granata a Monsummano Terme per la restituzione delle quote di iscrizione e l'incertezza sul futuro della scuola calcio. L'amministrazione comunale ha trovato una nuova cordata, ma le famiglie chiedono chiarezza e minacciano denunce.

Caso Giovani Granata, le famiglie: "Rivogliamo indietro le quote delle iscrizioni"

Forte tensione tra genitori e società calcistica Giovani Granata a Monsummano Terme per la restituzione delle quote di iscrizione e l'incertezza sul futuro della scuola calcio. L'amministrazione comunale ha trovato una nuova cordata, ma le famiglie chiedono chiarezza e minacciano denunce.

C’è fermento tra i genitori degli ex ragazzi dei Giovani Granata "avvertiti – come fanno sapere le famiglie rappresentate dall’avvocato Daniele Casciani – dalla società lo scorso 9 agosto per ritirare gli svincoli dei tesserati". Mentre l’amministrazione ha intanto trovato una nuova cordata formata dall’Intercomunale, l’Fc Cintolese e Asd Bioacque per proseguire eventualmente con la scuola calcio per i bambini, le famiglie chiedono che vengano loro restituite le quote versate all’iscrizione ai Giovani Granata fino all’8 settembre scorso, prima cioè del messaggio in cui la società invitava, chi lo avesse voluto, a ritirare gli svincoli. Una situazione antipatica in cui da un lato i genitori registrano un clima di totale incertezza, vogliono indietro le quote iscrizioni e minacciano una eventuale denuncia.

Dall’altro lato invece i Giovani Granata che tengono a ribadire che "stanno girando voci ormai da giorni che la nostra società non vorrebbe restituire gli acconti delle quote pagati dai genitori dei ragazzi della scuola calcio. Al fine di smentire categoricamente queste voci menzognere – come si legge su Facebook – calunniose ed offensive, teniamo a precisare che non abbiamo mai detto di non voler restituire gli acconti versati. Anzi, più volte abbiamo avuto modo di precisare che avremmo provveduto alla restituzione di quanto dovuto nel caso in cui saremmo stati nella impossibilità di proseguire con le varie attività programmate. Ovviamente valuteremo di tutelare il buon nome della società presso le opportune sedi. I genitori che hanno versato gli acconti delle quote verranno contattati a breve".

Sulla vicenda si esprimono anche le opposizioni in consiglio che in una nota fanno sapere che nell’incontro di martedì scorso tra l’assessore Libero Roviezzo e le famiglie, "sono mancate risposte e progetti per il futuro, per non parlare della volontaria esclusione dei rappresentanti dei Giovani Granata dal confronto", come si legge nella nota, che poi prosegue: "Dal primo ottobre 2024 la gestione degli impianti Loik e Strulli verrà svolta direttamente dal Comune di Monsummano Terme, la cui amministrazione da qualche giorno risulta che abbia ufficialmente negato ai Giovani Granata la proroga tecnica della concessione in scadenza il 30 settembre 2024, proroga chiesta dall’associazione proprio per concludere la stagione sportiva in corso". L’associazione infatti contava di proseguire l’attività. "L’incontro di martedì 27 agosto – prosegue la nota – ha lasciato molti dubbi su quanto accaduto e nessuna certezza per il futuro del calcio monsummanese. A pagarne le conseguenze sono i bambini e i ragazzi. Ci si attendevano, dall’incontro di martedì, soluzioni serie e concrete per gli esclusi che invece non sono arrivate".

Arianna Fisicaro