Tra le eccellenze che Ponte Buggianese può vantare in ambito sportivo, c’è anche Sacha Cecconi, pluricampione nazionale ed europeo di volo acrobatico, che effettua con aeromodelli radiocomandati. "Ma non sono giocattoli – tende a precisare Cecconi –, ma veri e propri mezzi meccanici. L’avanzamento tecnologico, legato soprattutto ai materiali con cui sono fatti, li rendono delle macchine molto complesse ed anche molto costose". Quasi come delle F1. E come Verstappen, Leclerc o Sainz, Sacha va in giro per l’Italia, l’Europa, e il mondo a conquistare importanti successi, trofei e riconoscimenti. Gli ultimi, portati a casa dagli Usa, hanno avuto una grande risonanza, tanto è vero che sono arrivati anche i complimenti del governatore della Toscana Eugenio Giani, pubblicati direttamente sulla sua pagina Facebook ufficiale della Regione. "Gli elogi che Eugenio Giani mi ha fatto – afferma Cecconi – mi hanno davvero sorpreso, e reso molto contento. Anche il sindaco di Ponte Buggianese Nicola Tesi mi ha rinnovato i complimenti per i risultati ottenuti. Sono uno dei pochissimi italiani, oltre che toscani, ad ottenere questi risultati. Mi fa davvero molto piacere, che ci sia riuscito".
Anche perché vincendo, e ricevendo tanti complimenti così importanti, si riesce a rendere noto uno sport, che può avere tanti proseliti tra i più giovani. "Non è uno sport molto pubblicizzato il mio, nonostante lo consigli vivamente a tanti ragazzi – dice Sacha – perché si può fare all’aria aperta e perché stimola e allena tantissimo la coordinazione che c’è tra mente e mano. Inoltre aiuta tanto a comprendere delle cose fondamentali, legate alla meccanica, che ci si può portare dietro per tutta la vita". La passione per questo sport, che lo vede gareggiare sia nella categoria con manovre rigide imposte da vari regolamenti, che in quella con acrobazie artistiche, che per alcuni è considerato come il volo più bello da vedere, parte da lontano. "Questo sport è quasi un affare di famiglia per me – sottolinea il pluricampione pontigiano –. Sono infatti la terza generazione. Inizialmente è partito come un hobby, un qualcosa che si faceva nel tempo libero del sabato e della domenica. Prima ha appassionato mio nonno, poi mio padre, ed infine me. Si può dire che questa passione c’è stata sempre, da quando sono nato. Solo che io sono stato colui che lo ha trasformato da hobby in sport. È diventato il mio lavoro a tutti gli effetti".
Un lavoro che lo porta in giro per tutto il mondo. La stagione attuale si è appena conclusa, e quella nuova partirà verso aprile, quando il tempo migliorerà, e sarà possibile tornare a volare all’aria aperta. "Però qualche evento continua ad esserci – chiude Cecconi – si svolge in paesi esotici, come l’Arabia, Dubai, dove andrò anche io, per fare qualche esibizione".
Simone Lo Iacono