REDAZIONE MONTECATINI

Chini, il restauro non finisce "Perchè quei ritardi nei lavori?" Il caso finisce in consiglio

Dopo l’interpellanza dei due consiglieri di Italia Viva, Edoardo Fanucci e Gianna Rastelli "Va approfondito il capitolo dei costi diretti e indiretti, oltre al danno all’immagine della città".

Chini, il restauro non finisce "Perchè quei ritardi nei lavori?" Il caso finisce in consiglio

Edoardo Fanucci e Gianna Rsateli (foto), consiglieri di Italia Viva hanno presentato un’interrogazione sulle opere di Galileo Chini in palazzo comunale. "Considerato che le tempere murali che Galileo Chini ha fatto su le vele del soffitto dello scalone centrale del palazzo comunale, sono sicuramente fra le opere pubbliche più importanti che ha Montecatini. Dopo un recente e mal eseguito restauro, da alcuni anni le pitture si stavano nuovamente deteriorando a causa delle infiltrazioni d’acqua. Prima di qualunque intervento di restauro è assolutamente necessario risolvere la causa delle infiltrazioni per prevenire nuovi danni, tenendo conto anche che i restauri non si possono fare all’infinito e che in qualche modo sono anche dannosi. La cosa migliore è prevenirli e limitarli. La determina di eseguire i lavori di ripristino e di restauro in coincidenza con le celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Galileo Chini è sicuramente positiva, ma doveva essere fatta in tempi brevi facendo diventare il restauro un evento e non un danno. Il perdurare dei lavori, che ormai si stanno protraendo da molti mesi hanno sicuramente trasformato un fatto apprezzabile in un evento negativo. Gli ingombranti ponteggi e teli, impediscono la vista di oltre il 50% dell’opera e occupano in modo indicibile l’ingresso del palazzo comunale. A questo proposito vengono spontanee alcune considerazioni: le pitture non sono affreschi ma tempere murali e come tali vanno trattate. Nelle parti danneggiate, con il restauro non si deve rifare qualcosa come l’originale, ma si deve fare qualcosa che sembri l’originale, usando le tecniche più appropriate. Cosa fondamentale del restauro è la reversibilità Pertanto si interroga il sindaco e la giunta sui seguenti punti. Sono stati fatti lavori al fine di ovviare al problema delle infiltrazioni? I danni presenti all’inizio del recente intervento richiedevano per il restauro pittorico al massimo 10 giorni di lavoro da parte di un solo restauratore. Per quale motivo si stanno protraendo così a lungo? E’ stato tenuto conto della reversibilità del restauro? Un capitolo a se meriterebbe l’approfondimento dei costi diretti e indiretti, oltre al danno causato all’immagine della città".