SIMONE LO IACONO
Cronaca

Club Ponte Mediceo. Il raduno dei vespisti. Un intrepido da Pizzo Calabro

Un centinaio di appassionati protagonisti dell’evento

La premiazione del vespista di Pizzo Calabro Luciano Caruso: la targa è un omaggio come vespista più lontano arrivato al raduno

La premiazione del vespista di Pizzo Calabro Luciano Caruso: la targa è un omaggio come vespista più lontano arrivato al raduno

Grande successo per il raduno dei Vespa Club organizzato a Ponte Buggianese dal Vespa Club Ponte Mediceo. I partecipanti erano quasi un centinaio provenienti da Corchiano, Empoli, Firenze, Grosseto, Lastra a Signa, Lucca, Monsummano Terme, Montebelluna, Montemurlo, Pistoia, Pizzo Calabro, Pontedera, San Miniato e Valdelsa. Era presente anche un esemplare del famoso Ape Calessino del 1960, un vero e proprio pezzo unico per tutti gli appassionati. Dopo la benedizione di Don Francesco Ciucci, parroco della chiesa di San Michele Arcangelo, c’è stata la partenza del lungo e colorato torpedone, che si è diretto verso Fucecchio. Successivamente la carovana a due ruote si è spostata verso l’agriturismo Settepassi, dove ha pranzato e dove si è tenuta l’attesa premiazione dei vari partecipanti all’evento.

I riconoscimenti come vespisti più giovani sono andati a Mirko Manieri e Adele Giusti del Vespa Club Ponte Mediceo. Quelli dedicati ai più esperti sono toccati a Claudio Bolognesi (Vespa Club Pontedera) e Giada Martini (Vespa Club Ponte Mediceo). Il Vespa Club più numeroso è risultato essere quello di Pontedera, mentre il vespista più lontano è stato Luciano Caruso, che arrivava da Pizzo Calabro. La famiglia Cecili, rappresenta dalla signora Vera, dalle figlie Simona e Francesca e dai vari nipoti, ha omaggiato Marzia Tommasi con un riconoscimento in onore del compianto Francesco. Il premio le è stato dato anche per omaggiarla del lavoro da segretaria tuttofare, e di organizzatrice instancabile dei vari raduni fin qui svolti.

Simone Lo Iacono