REDAZIONE MONTECATINI

Come rilanciare il territorio: "Trasformare gli hotel chiusi in un campus universitario"

Il ministero della Ricerca pronto a finanziare con fondi del Pnrr la realizzazione di studentati . Bartolini (Federalberghi Apam): "Il governo deve allargare la scelta a città come la nostra".

Come rilanciare il territorio: "Trasformare gli hotel chiusi in un campus universitario"

Il ministero della Ricerca pronto a finanziare con fondi del Pnrr la realizzazione di studentati . Bartolini (Federalberghi Apam): "Il governo deve allargare la scelta a città come la nostra".

Trasformare gli hotel dismessi o chiusi di Montecatini Terme in studentati e campus universitari. È questa l’opportunità che che Federalberghi Apam promuove e fa emergere per il rilancio della città. Sulla base dei decreti ministeriali 481 del 26 febbraio 2024 e 765 del 31 maggio 2024, Montecatini Terme potrebbe candidarsi per poi presentare progetti potenzialmente in grado di favorire la ripresa immobiliare e il decoro estetico. Per raggiungere tale finalità si rende necessario interloquire con l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario (Dsu Toscana), che ha il compito di valutare le location e successivamente le singole iniziative.

Secondo Federalberghi Apam, la città per la sua posizione geografica e i collegamenti ferroviari con Firenze, ha tutte le caratteristiche per proporsi come una possibile cittadina dell’accoglienza di studenti e quindi anche per sviluppare un campus universitario integrato a favore di una o più facoltà. Con 1,2 miliardi di euro, derivanti da un finanziamento del Pnrr, l’obiettivo del Governo è quello di creare 60mila nuovi posti letto in Italia, 11mila solo in Toscana, entro giugno 2026. In pratica il Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) finanzia la realizzazione di strutture dedicate alla residenzialità studentesca universitaria.

"A oggi – commenta il presidente di Federalberghi Apam Carlo Bartolini – questa opportunità è riservata solo alle città universitarie, ma stiamo cercando di togliere questo limite che non riconosce realtà come la nostra. È ora fondamentale uno sforzo congiunto di tutti i rappresentanti politici locali, oltre al supporto da parte dell’amministrazione, per sostenere questa opportunità e convincere il governo ad allargare la possibilità di inserirsi nel progetto a realtà come la nostra". Tra i benefici per gli imprenditori ci sono un credito d’imposta, agevolazioni fiscali per il cambio di destinazione d’uso degli immobili, incremento del valore della rendita catastale, incentivi per la realizzazione di nuove strutture (per esempio l’abbattimento dell’Imu fino al 2035). "Ma a beneficiare dell’ingresso in questo circuito – chiude Bartolini – potrebbe essere, per evidenti motivi, l’intera città".