"Cosimo I dei Medici ’Padre’ della Toscana"

Il governatore Eugenio Giani presenta il libro "Cosimo I dei Medici, il padre della Toscana moderna", sottolineando l'importanza storica del primo granduca della regione. Un ritratto dettagliato di un personaggio fondamentale per la storia toscana.

"Cosimo I dei Medici ’Padre’ della Toscana"

Tanta gente al Tettuccio per la presentazione del libro su Cosimo I dei Medici scritto dal presidente della Regione, Eugenio Giani

Il suo contributo ha scritto la storia di questa regione. "Cosimo I dei Medici, il padre della Toscana moderna" (Giunti Edizioni): è questo il titolo del libro del governatore Eugenio Giani, presentato ieri alle Terme Tettuccio, nell’ambito della rassegna "Acqua in bocca ma non troppo". Perché un libro su Cosimo? O meglio, perché un altro libro su Cosimo? "Molto è stato scritto eppure abbiamo ancora poco di ciò di cui avremmo più bisogno – afferma –. Un marchio di sicuro successo, i Medici, allo stesso modo della casa dei reali di Inghilterra. Cosimo è l’uomo che non faccio difficoltà a definire il padre della Toscana moderna. Cosimo I de’ Medici è stato il primo granduca della regione. Figlio del condottiero Giovanni de’ Medici, detto delle Bande Nere e di Maria Salviati, apparteneva per via paterna al ramo cadetto dei Medici detto dei Popolani, discendente da quel Lorenzo de’ Medici detto il Vecchio, fratello di Cosimo il Vecchio, primo signore de facto di Firenze. Per parte materna Cosimo era discendente dal ramo principale. Maria era figlia di Lucrezia de’ Medici , a sua volta figlia di Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze. Cosimo I trascorse buona parte della sua adolescenza nella villa del Trebbio, situata nel Mugello e nella villa di Castello, dedicandosi alle attività all’aria aperta come la caccia, l’uccellagione, la lotta e il maneggio dei cavalli. Salì al potere nel 1537, a soli 17 anni dopo l’assassinio del duca di Firenze Alessandro de’ Medici. Due anni dopo sposò Eleonora di Toledo, figlia del vicerè spagnolo di Napoli. Il presidente della Regione è da sempre studioso e scrittore di storia. "Sono appassionato di storia medievale e contemporanea – conclude – tanto da pubblicare alcuni saggi che ripercorrono le vicende che hanno reso la Toscana quello che è oggi : una terra straordinaria e rinomata nel mondo proprio per il suo contributo unico alla cultura mondiale".