REDAZIONE MONTECATINI

I danni sul Montalbano: “Servono almeno 15 milioni. Due anni per riaprire la SP9”

Il sopralluogo del sottosegretario La Pietra: “Lamporecchio isolata da Pistoia”. La polemica con la Regione: “Mancata una strategia per la manutenzione”

Patrizio La Pietra, Anna Trassi e Alessandro Capecchi durante il sopralluogo sulla Sp09 Montalbano

Patrizio La Pietra, Anna Trassi e Alessandro Capecchi durante il sopralluogo sulla Sp09 Montalbano

Lamporecchio (Pistoia), 23 marzo 2025 – «La situazione è drammatica: Lamporecchio è isolata da Pistoia. I sindaci mi hanno riferito che si parla di interventi di messa in sicurezza di almeno 15 milioni di euro solo per riaprire al transito la SP9. Ma nella migliore delle ipotesi serviranno due anni per riaprirla, a quanto sembra: quando l’emergenza sarà passata, sarà tempo di parlare di eventuali responsabilità». Lo ha dichiarato Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia, che ha effettuato un sopralluogo sul San Baronto martoriato dalle numerose frane avvenute nell’arco degli ultimi dieci giorni. Già tre giorni fa i tecnici della Regione e della Provincia di Pistoia avevano effettuato un altro sopralluogo (alla presenza del presidente della Provincia Luca Marmo) al termine del quale era stata annunciata l’attivazione di uno studio geologico per comprendere la causa dei importanti movimenti franosi.

La Pietra ha incontrato la sindaca di Lamporecchio Anna Trassi, l’assessore alla protezione civile Serena Bavuso, il sindaco di Serravalle Pistoiese Piero Lunardi e il consigliere Patrizia La Pietra. A tutti ha assicurato il coinvolgimento del governo. «Ho sentito il ministro alla Protezione Civile Nello Musumeci: mi ha fatto sapere che è in corso un’istruttoria propedeutica alla dichiarazione di emergenza nazionale, che probabilmente si concluderà positivamente. Ciò ci permetterà di intervenire – ha detto ancora il sottosegretario di FdI –. La SP9 Montalbano è una strada strategica: alle somme urgenze, bisognerà probabilmente aggiungere interventi strutturali. Senza contare che a oggi risultano chiuse anche la SP27 e la SP28. E si apre quindi un altro interrogativo: se, come ci è stato riferito, potrebbero servire due anni per poter aprire di nuovo la SP9, cosa si può fare nel frattempo in termini di viabilità per garantire i collegamenti diretti per chi vive nella zona? Un problema non da poco».

La questione SP9 promette di continuare a far discutere. «Questo non è il momento delle polemiche: bisogna lavorare insieme per arrivare quanto prima ad una soluzione. Nell’interesse delle 17 famiglie evacuate o in situazioni di emergenza e della collettività in generale – ha concluso La Pietra –. Però non si può gridare ’al lupo’ ed indicare il governo: a me pare che in questi anni sia mancata in primis una strategia da parte della Regione, in termini di investimenti sulla manutenzione. Quando il peggio sarà passato, penso possa essere opportuno aprire un «tavolo» per l’accertamento delle responsabilità di quanto avvenuto».

Giovanni Fiorentino