
"D’Annunzio e i dialoghi dall’Aldilà" Azione scenica dei ’Paperi Azzurri’
Sabato 25 marzo alle 18 al ristopub Medieval in piazzetta del Ducci i Paperi Azzurri presentano "D’Annunzio e sua moglie. Dialogo dall’Aldilà". L’iniziativa è caratterizzata dall’azione scenica e dalla lettura a più voci. D’Annunzio viene presentato sotto una luce inedita sulla base di notizie ricavate dall’epistolario oltre che da brani significativi della sua opera letteraria. Nel corso di un immaginario dialogo fra il poeta e Maria Hardouin di Gallese, ambientato in un improbabile Aldilà (un Purgatorio?), il Vate si confessa di fronte alla donna da lui sposata in gioventù, la madre dei suoi figli e rimasta a lui legata per tutta la vita.
"Dopo il passaggio dal supporto di carta al supporto elettronico – scrivono Elisabetta Bordieri
e Alberto Maria Onori dei Paperi Azzu rri – si sta passando all’audiolibro. Non passerà molto tempo che la lettura e la scrittura saranno retaggi del passato oppure avranno una funzione del tutto differenti rispetto al momento attuale. Noi Paperi Azzurri non vogliamo attendere per vedere se questo avverrà. Vogliamo tentare di dare un contributo a un’improbabile ma non impossibile inversione di tendenza, realizzabile da pochi, fruibile da pochi, ancora legati a un strumento che può funzionare sempre purché ci siano anima, muscoli e un po’ di luce. Se il fruitore medio oggi è abituato più alla parola detta che a quella letta, il percorso del nostro tentativo deve essere inverso: deve partire dalla parola detta e collegare alla parola scritta. Deve far capire che la parola scritta segna chi legge; deve mostrare che ognuno può essere segnato a proprio modo; deve far venire il desiderio di portare quel segno. Per questo la nostra idea, di persone che hanno fatto in modo diverso della lettura e della scrittura il proprio mestiere o la propria passione, è quella di entrare nei luoghi della cultura, come librerie, biblioteche, centri culturali, caffè letterari; parlare di quei libri, in modo da far venire il desiderio di acquistarli, prenderli in prestito, comunque di leggerli; far parlare quei libri secondo il principio della scrittura teatrale e dello strumento della lettura dialogata e drammatizzata dei testi presi in esame; esibire i segni che nel nostro immaginario quei libri hanno lasciato".