Daniele Bernardini
Cronaca

La lotta al degrado in pineta. “Un biglietto per tutelarla”. “No, più controlli e telecamere”

Le voci della città dopo il caso dei danneggiamenti avvenuti nella notte fra il 3 e 4 gennaio. L’ipotesi chiusura non piace a tutti i residenti e ai dipendenti delle attività commerciali

Uno dei tredici lampioni piegati e buttati sull’asfalto in Pineta nel raid avvenuto alcuni giorni fa (Goiorani)

Uno dei tredici lampioni piegati e buttati sull’asfalto in Pineta nel raid avvenuto alcuni giorni fa (Goiorani)

Montecatini Terme, 11 gennaio 2025 – Pineta recintata per tutelare la sicurezza dell’area e prevenire qualsiasi atto di vandalismo. L’ipotesi, emersa già durante il secondo mandato dell’ex sindaco Ettore Severi, torna di attualità dopo l’ultimo raid compiuto nei giorni scorsi da un gruppo di ignoti. Tredici lampioni danneggiati, diversi cestini sradicati e i funghetti dell’arredo natalizio rovesciati: è questo il triste bilancio dell’azione compiuta tra l’ex istituto Grocco e le Terme Tamerici.

Nel dibattito pubblico, torna così l’ipotesi di recintare la pineta per fare in modo che questa sia l’ultimo fatto del genere che accade in pineta. La possibilità però non piace a tutti i residenti e ai dipendenti delle attività commerciali. Alcune persone vorrebbero che l’area restasse aperta, con altre misure di sicurezza. Alberto Lucarelli, titolare di un bar in corso Roma ed esponente del Comitato Priorità Sicurezza!, ha partecipato alle recenti passeggiate serali organizzate da un gruppo di cittadini per riprendersi la zona, senza alcun progetto di vigilanza che spetta alle istituzioni. Da lui arriva una richiesta di un’analisi attenta sulle prospettive della pineta. “Bisogna valutare bene i due aspetti – spiega – Chiudere la pineta rappresenterebbe l’atto estremo perché non è più possibile controllare la situazione. Sarebbe una vera e propria sconfitta, ma se proprio non si potesse fare altro, allora potremmo accettarla. D’altra parte, se iniziassimo a progettare investimenti importanti, magari inserendo un’area fitness e potenziando la videosorveglianza, già in attivazione, e la presenza delle forze dell’ordine, la situazione andrebbe a migliorare anche senza recinzione”.

Cinzia Giacomelli, dipendente della Tabaccheria Pieri, è assolutamente contraria alla chiusura della pineta. “Il parco termale – ricorda – è sempre stato accessibile e vivibile da tutti. Una possibile chiusura spingerebbe cittadini e turisti a non vivere questa parte della città che offre un potenziale davvero alto. Secondo me è necessario proseguire sulla strada della videosorveglianza. I lavori per le nuove telecamere partiranno a metà febbraio, ma credo che se ne potrebbero aggiungere delle altre, cercando, a girare, di aumentare la presenza delle forze dell’ordine negli orari più a rischio. Sarebbero necessari anche investimenti per valorizzare questa parte così bella della città. La pineta deve restare assolutamente aperta”.

Alessandra Michelozzi, titolare del Negozio di abbigliamento per bambini Sarabanda in piazza del Popolo, sottolinea la necessità di una maggior pulizia dell’area. “Molte madri – afferma – si lamentano di non poter portare i figli piccoli in pineta, perché qui trovano addirittura siringhe abbandonate da tossicodipendenti. Attirando di più le famiglie, certe presenze possono essere allontanate. Certo, non dimentichiamo che sarebbero necessari più controlli, con polizia di Stato, carabinieri e polizia municipale, e una maggiore illuminazione. Il degrado attira degrado e dobbiamo avere più cura di questo patrimonio, innanzitutto”.

Andrea Butelli è nettamente favorevole alla recinzione della pineta, in base alla sua esperienza in Gran Bretagna. “Quando vivevo nel Regno Unito – racconta – a Londra e Oxford ho visto molti parchi recintati che aprivano alle 7 e chiudevano alle 18. Se una persona voleva mettersi a sedere, doveva pagare una piccola somma a un addetto che forniva una seggiola. In questo modo i parchi erano curati benissimo. Da parte mia sono convinto che potrebbe essere la soluzione ottimale per la pineta, che potrebbe così essere curata meglio e attirare più persone”.