REDAZIONE MONTECATINI

Del Re deciso: "L’aggressività è una priorità"

Il ciclo infernale de La T Tecnica Gema inizia oggi a Jesi: sei partite in tre settimane per i leoni termali, con sfide impegnative e assenze da gestire.

Del Re deciso: "L’aggressività è una priorità"

Il ciclo infernale de La T Tecnica Gema inizia oggi a Jesi: sei partite in tre settimane per i leoni termali, con sfide impegnative e assenze da gestire.

Inizia oggi alle 18 al PalaTriccoli di Jesi il ciclo infernale de La T Tecnica Gema. Sei partite in tre settimane per i leoni che affronteranno, nell’immediato, mercoledì a Pistoia la capolista Roseto e domenica prossima Salerno in un’altra trasferta impegnativa dal punto di vista tecnico e logistico. Se si parla di giocare tanto la General Contractor di coach Ghizzinardi ne sa qualcosa: la formazione marchigiana ha fin qui disputato tre overtime in sette partite, di cui due nell’ultima gara con la Virtus Roma in trasferta ed è statisticamente la squadra che fin qui è stata più minuti sul parquet di tutta la Serie B Nazionale. Non con grandissimi risultati, vista la partenza al rallentatore con 3 sole gare vinte su 7 assolutamente non preventivata per una squadra che l’anno scorso è arrivata fino alla semifinale playoff: "Jesi ha sì 6 punti ma ha comunque un roster importante, sul perimetro vanta nomi come il play D’Emidio, le guardie Marulli e Petrucci e sotto canestro Berra, Zucca, oltre all’ultima aggiunta Ponziani – analizza coach Marco Del Re –. È una squadra quindi di tutto rispetto. Aggressività e intensità sono due parole chiave per affrontare Jesi".

Per i leoni termali è stata un’altra settimana-tipo di lavoro buona per testare nuovi assetti in assenza di Mateo Chiarini, ancora ai box a causa dell’infortunio al polpaccio subìto nel match contro Latina: "Mateo sta provando a recuperare nel più breve tempo possibile, noi però abbiamo avuto due settimane di lavoro sereno per cercare di far fronte anche alla sua assenza con alcuni accorgimenti tattici – rivela il tecnico de La T Gema –. Spero che i ragazzi le abbiano sfruttate bene perché poi ci aspettano due settimane con partite ravvicinate dove non ci sarà tempo per lavorare insieme: è un calendario che non risparmia nessuno e noi dobbiamo prenderlo così come viene, affrontando una partita alla voltai".

Filippo Palazzoni