
Alla presentazione del diario di Enzo Capecchi ha partecipato anche la figlia del partigiano Franca Capecchi
Un racconto che inizia dal giorno dell’Armistizio dell’8 settembre 1943 e arriva fino ai fatti che portarono al giorno della liberazione di Pistoia. È il diario del partigiano di Enzo Capecchi, scritto da lui nel 1982. Un documento storico importante, che testimonia direttamente le azioni compiute dalla formazione partigiana Silvano Fedi effettuate durante quel periodo. Enzo Capecchi era vicecomandante. Dopo la morte di Silvano Fedi, avvenuta nel luglio del 1944, a seguito di uno scontro a fuoco con i tedeschi, Capecchi subentrò al comando e la sua formazione fu protagonista, insieme ad altre, della liberazione di Vinci, Lamporecchio, Larciano e infine della città di Pistoia. Nel marzo del 1982, con una cerimonia ufficiale a Pistoia, il presidente delle Repubblica Sandro Pertini gli ha conferito la Medaglia D’Argento al valore militare, per l’importante valorosa opera compiuta durante la lotta di liberazione dal Fascismo e dall’occupazione tedesca.
Il diario è stato presentato dal sindaco di Larciano Lisa Amidei e da Massimo Mancini. Una platea composta da tante persone, che hanno mostrato attenzione ed interesse al racconto. Tra gli ospiti, in prima fila, era presente Franca Capecchi, la figlia di Enzo. Abita a Larciano dal 1972. Il rapporto tra padre e figlia è sempre stato intenso e aperto. È stata la volontà di Franca a portare alla pubblicazione del diario. Titolo ’Ricordo di un partigiano della formazione Silvano Fedi’ scritto con macchina da scrivere nel 1982. I disegni della copertina sono stati eseguiti da Marzia Trinci. Da questo racconto è stato realizzato un film, diretto dalla regista Gaia Cappelli, intitolato ’Pistoia 1944, Una storia partigiana’. Alla fine della serata è venuta fuori la proposta di intitolare una via del Comune di Larciano proprio a Enzo Capecchi. La sindaca Lisa Amidei ha dichiarato di prendere seriamente in considerazione questa idea.
Massimo Mancini