DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Dmo, il botta e risposta: "Evitiamo i carrozzoni"

Baroncini esorta il sindaco a non escludere il consiglio comunale dalle decisioni. Del Rosso: "Gli atti devono passare nelle commissioni competenti prima del voto".

Claudio Del Rosso e Luca Baroncini

Claudio Del Rosso e Luca Baroncini

MONTECATINI TERME "Vorremmo che la Fondazione Turismo-Dmo diventasse operativa all’inizio dell’estate, ma ritengo più probabile che, a causa delle ferie, lo diventi verso la fine. Tutti gli atti, in questo momento, sono al vaglio del collegio dei sindaci revisori, e, subito dopo, passeranno al vaglio delle commissioni consiliari competenti. Una volta entrata in funzione, la Fondazione Turismo potrà iniziare a fare programmazione sugli eventi del 2026". Così ha risposto il sindaco Claudio Del Rosso, durante l’ultimo consiglio comunale, all’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Luca Baroncini (Lega). L’esponente dell’opposizione ha chiesto un coinvolgimento di tutti i membri del consiglio sulla redazione degli obiettivi presenti nel regolamento della Fondazione, dopo le polemiche dei mesi scorsi sulla mancanza di condivisione con la minoranza sullo statuto e l’atto costitutivo. "Dobbiamo scongiurare il pericolo che possa nascere un carrozzone – ha sottolineato Baroncini – come qualcuno teme in città. Il consiglio comunale, inoltre, non potrà essere escluso dalle decisioni che prenderà quello della Fondazione Turismo". Del Rosso ha replicato che "esiste un iter preciso, previsto dalla legge, per cui gli atti devono passare nelle commissioni competenti prima della votazione in consiglio comunale, e così accadrà. Il nostro obiettivo per la Dmo è chiaro: non sarà né il Comune né l’assemblea cittadina a decidere gli eventi che saranno ideati e portati avanti da questo organismo. Il sindaco, gli assessori e i consiglieri non sono per forza degli esperti". Il sindaco vuole "rendere più professionale la gestione del turismo in città, attraverso un organismo che sarà comunque soggetto alle regole e ai controlli degli enti pubblici. Ricordo che nel parere da lui rilasciato, l’avvocato Roberto Righi ha detto che non sono potevamo fare la Dmo, ma era nostro dovere procedere in questo senso. Se fossimo riusciti ad attivarla alla fine del 2024, come era nostro attenzione, oggi saremo già dietro alla programmazione del 2026. Un obiettivo su cui l’organismo inizierà a lavorare con la piena operatività". Baroncini si è dichiarato insoddisfatto per la risposta del sindaco Del Rosso. "Insieme agli altri esponenti della minoranza – ha sottolineato – non chiedevano maggior coinvolgimento per quanto già stabilito dalla legge, ma una condivisione sugli obiettivi e la struttura della Dmo". La principale fonte di entrata per le attività della Dmo sarà l’imposta di soggiorno. Poche settimane dopo l’insediamento, la giunta ha fissato l’aumento, che porterà circa tre milioni di euro nelle casse del Comune. La metà verrà utilizzata come sempre mentre, dell’altra parte 300mila euro andranno al verde pubblico e il resto alla Fondazione. Daniele Bernardini