Il progetto "Florilegio Italiano, artisti invitano artisti" incoraggia e stimola la nascita di sodalizi con firme del panorama contemporaneo e consente un significativo ampliamento della collezione del "Moca", che si rafforza con due acqueforti di Giorgio Ramella.
Ramella si forma all’Accademia Albertina di Torino dove studia pittura e tecniche incisorie; inaugura la carriera artistica sullo scorcio degli anni ’60 con due esposizioni ospitate dalla Galleria La Bussola di Torino. Le sue attenzioni, rivolte al puro astrattismo geometrico, si materializzano in un ciclo di opere costituite di forme e frammenti metallici; le strutture che ne derivano, calibrate in un equilibrio drammaticamente lirico, vengono definite Incidenti. Ulteriori sperimentazioni su forma e proporzioni suggeriscono all’artista di retrocedere di un passo e rivolgersi al passato per tornare ad adottare, sullo scorcio degli anni Settanta, la figurazione pura, di stampo narrativo ed eredità accademica.