Eccidio al Paradisino. Una targa per non dimenticare i due giovani fucilati nel 1944

Il tributo del comitato di residenti per i crimini nazifascisti costati la vita a Giorgio Ercolini e Rosario Pavone

Eccidio al Paradisino. Una targa per non dimenticare i due giovani fucilati nel 1944

Stefano Bottaini, membro del comitato spontaneo di cittadini residenti in località Paradisino, nel punto in cui il prossimo cinque settembre. verrà posizionata la lapide per ricordare le due vittime per mano delle truppe nazifasciste

Grazie alla volontà di un comitato spontaneo di cittadini residenti in località Paradisino, guidato da Stefano Bottaini, e all’impegno del circolo Arci Agorà di Pietrabuona, il prossimo 5 settembre verrà inaugurata una targa per ricordare l’eccidio in cui, nel 1944, persero la vita due giovani, a lungo seviziati e quindi fucilati dai nazifascisti, accusati di essere partigiani. Giorgio Ercolini aveva solo 19 anni, ed era di Uzzano, mentre il 25enne Rosario Pavone, originario di Acireale, viveva a Pescia.

I due furono vittime casuali di un rastrellamento tedesco successivo a una serie di incursioni partigiane. Pavone fu catturato a Speri, all’interno di una villa, mentre assieme a un gruppo di amici aspettava che fosse servito il pranzo. Con lui c’erano Guido Galligani e altri due commensali, Luciano Papini e Alberto Lavorini; tutti furono vennero prelevati come sospetti partigiani, e trascinati in una cartiera al ‘Paradisino’.

Qui era già trattenuto Ercolini, catturato da una seconda pattuglia. Dopo un lungo, doloroso interrogatorio a base di percosse e sevizie, Papini, Galligani e Lavorini furono lasciati liberi di andarsene. Lo stesso, però, non avvenne per Ercolini e Pavone. Non si sa per quale motivo, forse solo a causa della loro giovane età, vennero fucilati sul posto, addossati alla parete della cartiera su via Mammianese, poi sepolti uno sopra l’altro in un campo vicino. Due figure delle quali, fino a oggi, in città non era stato fatto niente per mantenere vivo il ricordo.

Nella loro operazione, il comitato di Paradisino e il circolo Agorà hanno trovato il patrocinio delle amministrazioni comunali di Pescia e Uzzano, il sostegno economico della Banca di Pescia e Cascina, e la collaborazione dell’Istituto Sismondi Pacinotti, gli alunni del quale, assistiti dal professor Alessio Manfredi, hanno disegnato la targa scolpita da Raffaello Bisordi che verrà installata sulla scultura messa a disposizione dalla Nuova Pro Loco di Castelvecchio posizionata a pochi passi dal luogo dell’eccidio.

E.C.