Spunta il nome dell’avvocato Davide Ferretti, ex assessore all’urbanistica, come candidato a sindaco, se la lista civica MontecatineSi non dovesse trovare accordi con altre forze politiche o dovesse comunque puntare su un proprio esponente per strappare il municipio al centrodestra. Il legale, 67 anni, ha fatto parte della giunta dell’ex sindaco Giuseppe Bellandi al suo primo mandato. Figlio di Umberto, ingegnere ed esponente di primo piano in città del Partito Repubblicano, è stato pure l’ultimo segretario della forza politica a Montecatini. Ferretti ha fatto parte anche del consiglio di amministrazione delle Terme durante la presidenza dell’ingegner Ennio Gori. Esperto in diritto civile e amministrativo, ha svolto la rappresentanza legale nell’ambito di importanti procedure concorsuali in città. Nato a San Paolo in Brasile nel periodo in cui suo padre stava lavorando in Sudamerica, ha poi sposato una ragazza brasiliana con nonni veneti conosciuta a Firenze. Tifosissimo dell’Inter, coltiva numerosi interessi culturali.
Sempre nell’ambito della lista MontecatineSi, emerge anche il nome della psichiatra Lisa Guidi, 59 anni, già venuto fuori per la candidatura del centrosinistra alle amministrative del 2019. Il medico è responsabile clinico dell’istituto Specchi d’acqua, oltre che presidente per la Toscana di Sisdca-Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare. Il centro medico, che ha sede in piazza del Popolo, si occupa della prevenzione e della cura dei disturbi alimentari. La specialista lavora ormai da tempo in questo settore e ha organizzato in città vari incontri e convegni di formazione per medici e operatori sanitari, ma anche per sensibilizzare le istituzioni su un fenomeno troppo spesso sottovalutato nella nostra società.
Intanto, riprende corpo anche la possibile candidatura dell’avvocato Massimo Brancoli, 53 anni, un nome già emerso nelle scorse settimane. Nome piuttosto conosciuto in città è un professionista apprezzato nel suo lavoro. Resta aperta l’incognita legata a una candidatura dell’avvocato Franco Arizzi, ex amministratore delle Terme e consulente del Comune con molte cause di natura amministrativa. Il suo nome riscuote l’apprezzamento di alcuni esponenti dell’ala più a sinistra del Pd che lo vedrebbe alternativo a un cartello amministrativo con forze politiche di stampo opposto.
Arizzi sarebbe molto favorevole a una candidatura dell’ex amministratore unico delle Terme Fabrizio Raffaelli. Assessore al turismo durante la giunta di Corrado Messeri, tra il 1995 e il 1999, insieme all’amico Bruno Ialuna, anche in quella giunta assessore alla cultura, ha dato vita a molte iniziative. Durante il suo periodo alla guida delle Terme, aveva quasi raggiunto un accordo con il pool di banche guidato da Bnl per ottenere i soldi mancati per completare in forma più ridotta le Leopoldine. La Regione, tra il 2014 e il 2015, fece saltare tutto e oggi il cantiere di viale Verdi è fermo da 12 anni.
Daniele Bernardini