Hanno iniziato a sentirsi male nel cuore della notte. Dolori addominali, vomito e diarrea: i sintomi erano quelli tipici del disturbo gastrointestinale. Il malore ha iniziato a prendere un numero sempre maggiore di persone, tra ragazzi e adulti. Alla fine, sono 52, su un totale di circa 250, gli ospiti del Grand Hotel Nizza& Suisse di viale Verdi finiti in ospedale per una presunta intossicazione alimentare, su cui devono comunque arrivare le conferme degli specialisti dell’Asl. A cena, gli studenti e i professori avevano mangiato un primo a base di panna, un secondo di carne e il dolce. Fino al primo pomeriggio di ieri, le persone colpite da malore erano ricoverate nei pronto soccorso di Pescia, Pistoia, Lucca e Prato, Empoli e San Giovanni di Dio, a Firenze.
Le prime chiamate per i soccorsi al 118 sono giunte intorno alle due di ieri mattina: a essere soccorsi nella fase iniziale dell’emergenza sono stati 20 ragazzi, oltre a un docente e al conducente di un pullman: 13 sono stati trasportati al pronto soccorso di Pescia e altri sette in quello di Pistoia. Fino al primo pomeriggio, erano tutti e 19 in buone condizioni di salute, ma sono rimasti ricoverati in osservazione. Gli studenti coinvolti complessivamente nella vicenda provengono dall’Istituto Galilei di Fermo, dal liceo scientifico Ruffini di Viterbo, e da una scuola serba. Nel corso della mattinata, le persone colpite dal malore sono arrivate a un totale di 33. Viale Verdi ha iniziato a riempirsi di mezzo di soccorso, mentre, a dare una mano, sono arrivati anche gli agenti della polizia municipale. Turisti e curiosi che stavano passeggiando lungo la via hanno assistito con grande preoccupazione alle operazioni di soccorso. Il numero dei malori era ormai cresciuto troppo e serviva un piano di azione ben coordinato.
A questo punto, la Centrale Operativa 118 Pistoia-Empoli ha attivato le direzioni sanitarie anche dei presidi ospedalieri di Lucca, Prato, Empoli, San Giovanni di Dio e Prato, oltre a quelle di Pescia e Pistoia, già allertate. Queste si sono subito attivate per accogliere gli ulteriori pazienti in arrivo, trasportati con i mezzi soccorso. Anche questi ultimi pazienti, fino al primo pomeriggio di ieri, sono rimasti in osservazione. E stato subito attivato anche il Dipartimento di Prevenzione che, attraverso le varie strutture (igiene pubblica e sicurezza alimentare), ha avviato l’inchiesta epidemiologica finalizzata a individuare le cause che hanno determinato la sintomatologia e il successivo ricovero nei pazienti.
Daniele Bernardini