"Stessa storia, stesso posto stesso bar", cantavano gli 883: un ritornello perfetto di questi tempi anche per la Fabo Herons Montecatini, che così come successo nel quarto turno di campionato a Ruvo di Puglia, anche domenica scorsa contro la Liofilchem Roseto si è vista sfuggire via al fotofinish una vittoria che sembrava ormai acquisita. Dopo tre quarti di gara ai limiti della perfezione il +12 di fine terzo periodo è stato vanificato dal break di 13-1 in favore degli abruzzesi, al quale sono seguiti 11 punti filati di quel fenomeno che risponde al nome di Lukas Aukstikalnis, allo stesso modo in terra pugliese una gara gagliarda e coraggiosa da parte degli uomini di coach Federico Barsotti è stata macchiata in maniera indelebile da un blackout costato un parzialone di 18-1 a cavallo fra terza e quarta frazione, con Darryll Jackson capace di segnare 15 dei suoi 17 punti complessivi negli ultimi 12 minuti. Un copione che dunque si ripete in maniera quantomeno sinistra e che non fa altro che confermare un’incapacità di gestire le situazioni di vantaggio che gli Herons si portano dietro già dalla scorsa stagione (gara-1 e gara-2 a Ruvo di Puglia e gara-3 di finale ad Avellino sono lì a ricordarcelo), oltre al pessimo rapporto che Natali e compagni hanno con gli ultimi quarti.
Si dice che tre indizi facciano una prova, in questo caso di indizi ce ne sono addirittura cinque: nelle prime sei giornate di questa regular season infatti la formazione termale ha sempre perso la frazione conclusiva di ogni gara, ad eccezione del match di mercoledì scorso contro Latina. Ancor più preoccupante è il dato dei punti subiti negli ultimi periodi: sono 149 in totale, quasi 25 di media a gara. Un numero che stride con l’attitudine difensiva che storicamente hanno le squadre allenate da Federico Barsotti, e se contro Cassino (dopo un supplementare), Virtus Roma e Caserta gli Herons erano riusciti comunque a portare a casa i due punti, contro squadre traboccanti di talento ed esperienza come Ruvo e Roseto sono stati costretti a pagare dazio, tanto da far ammettere anche al loro coach che forse qualcosa da aggiustare c’è: "Quelle contro Ruvo e Roseto sono sconfitte che lasciano l’amaro in bocca, perché la sensazione è stata quella di aver buttato all’aria tutto ciò che di buono avevamo fatto per trenta o trentacinque minuti – ha analizzato Barsotti al termine del match contro di domenica scorsa – Vero è che per la prestazione fornita se avessimo vinto almeno una delle due gare non avremmo rubato niente, com’è altrettanto vero che la fortuna, sotto forma di episodi, ci ha un po’ girato le spalle nei momenti topici del match. La fortuna però devi anche andartela a cercare e in questo momento il primo mini-ciclo di sei partite ci dice che per arrivare al livello delle top del girone dobbiamo compiere uno step in avanti".
Filippo Palazzoni