Di tutto di più, e il divertimento è assicurato per tutti. Parola di Amerigo Bernardi, contrabbassista fiorentino portavoce della Bass Gang, che si cimenterà al teatro Pacini di Pescia domenica alle 16,30 in "Le basse stagioni ed altre bizzarrie", il primo appuntamento della stagione.
Quattro contrabbassi. Una rarità?
"Non siamo gli unici, ma la Bass Gang ha una sua peculiarità: è il quartetto di contrabbassi più conosciuto al mondo e sicuramente il più longevo. A differenza delle altre band che si formano, si rompono o cambiano i componenti in corso d’opera, noi siamo sempre gli stessi da 21 anni. E non è questo l’unico fronte su cui siamo imbattibili. Ci lega una grande amicizia che dura da una vita, insieme ci divertiamo come il primo giorno".
Il programma del concerto?
"Non c’è un programma prestabilito e non è certo una nostra dimenticanza. Abbiamo un repertorio che ci permette di suonare ininterrottamente per una settimana intera. Mischiamo pezzi in un un crossover totale, con incursioni nel repertorio classico, jazz, blues e appigli alla musica popolare, napoletana, rock, alle colonne sonore o ai cartoni animati. Il leitmotiv sono le ‘basse stagioni’, cioè le stagioni al contrabbasso: non solo le più note, Piazzolla o Vivaldi, ma molto di più: Stravinsky e Carlos Santana, Loretta Goggi e Narciso Parigi. Ma attenzione: possiamo permetterci di essere dissacratori e provocatori perché alla base c’è un bagaglio tecnico che ce lo permette".
E infatti ognuna delle vostre storie è esemplare...
"Antonio Sciancalepore ha suonato nell’Orchestra Sinfonica della Rai e adesso è primo contrabbasso dell’Accademia di Santa Cecilia, insieme ad Andrea Pighi, che è anche l’arrangiatore dei pezzi che eseguiamo. Alberto Bocini è docente di contrabbasso alla Haute École de Musique di Ginevra e ha suonato per vent’anni tra Santa Cecilia ed il Maggio Musicale Fiorentino. Io sono primo contrabbasso nell’Ort ma suono in tante altre orchestre, dalla Mahler Chamber Orchestra of Europe alla Leonore.
E le vostre mete predilette?
"A giugno scorso abbiamo terminato la nostra settima tournée in Giappone. Ormai laggiù siamo una celebrità: riempiamo sale e teatri da 2 o 3mila posti e alla fine di ogni concerto le code per gli autografi sono chilometriche. E poi Corea, Estonia, Berlino. E in Italia, prossimamente, la Sala Verdi di Milano e poi Pescara e Roma. E nel 2025 di nuovo in Giappone". Il concerto è preceduto alle 16 da un incontro con i musicisti e seguito da un aperitivo.
Chiara Caselli