Parla chiaro Zare Markovski, senza tanti giri di parole e andando dritto al punto e lo fa alla sua maniera, senza tralasciare niente. "Facendo un’analisi della squadra ho notato una regolarità, gli avversari hanno sempre tirato più di noi – dice –. Nelle prime 6 giornate hanno tirato 42 volte di più, che di media sono 7 tiri di più mentre in teoria gli attacchi dovrebbero essere pari. Questo vuol dire che c’è una crepa che va chiusa. Nelle ultime cinque gare siamo riusciti solo con Trento a tirare più degli avversari, quindi contro la prima in classifica. Scafati invece ne ha tirati 22 in più e così diventa difficile vincere".
Markovski parla di crepa strutturale, mentre il presidente Ron Rowan ha dichiarato che i cambiamenti nel roster erano avvenuti su richiesta dell’allenatore. "Trovo difficoltà nel creare il gruppo. Ma non sono solo io a prendere decisioni. Io sono qui per aiutare, ma le decisioni sono prese in concerto: certamente i nuovi acquisti non li ho chiesti o decisi solo io. Se mi sentissi in discussione in caso di sconfitta? Io sono tranquillo e dico sempre il mio pensiero. Quando parlo di gruppo intendo dalla società in poi. Il problema strutturale è anche riguardante il minutaggio dei giocatori, perché in panchina abbiamo tutti esterni. A me piacerebbe giocare in 12, ma qui posso agire solo in una maniera: uno degli italiani deve per forza stare sempre in panchina, indipendentemente da come si chiama. Per essere tranquilli abbiamo bisogno di una struttura più compatta: queste sconfitte e questi cali dipendono sempre da quello".
Il coach dell’Estra è conscio che è necessario invertire il trend negativo: "Chiunque venga a giocare con noi, l’obiettivo e dovere nostro è vincere. In cinque partite siamo a -15 punti di differenza: questa è la prova che stiamo dando il nostro meglio. Se sovraccarichiamo la squadra dell’importanza, corriamo il rischio di non trattare la partita per quella che è. Il nostro focus deve essere solo su quello e non su ciò che potrebbe succedere se non vinciamo. Quando c’è pressione, è opportuno sgonfiare l’atmosfera: potrebbero arrivare paura e titubanza".
Riguardo la sfida contro Tortona e dell’importanza della partita Markovski è molto chiaro ed anche in questo caso non ci gira tanto intorno. "Dobbiamo vincere indipendentemente dall’avversario, non parliamo di Tortona ma parliamo di noi".
Maurizio Innocenti