Semaj Christon, fosforo ed esperienza al servizio della squadra. Nella sua partita d’esordio in maglia biancorossa contro Bologna il play Usa, pur essendo ancora un po’ indietro nella condizione fisica, ha fatto vedere che sarà lui a dettare i ritmi per i compagni. Il suo arrivo aumenta il tasso tecnico ma soprattutto d’esperienza della squadra e Christon si è già calato nella parte. Il suo arrivo a Pistoia? Ci ha pensato Paschall. "Conosco Paschall dai tempi del college negli Stati Uniti – dice Christon – parlando con lui, con cui ho un rapporto anche al di fuori del campo da basket, sono entrato in contatto con Pistoia. Mi è sembrata una buona piazza dove tornare a giocare, sono venuto qui lo scorso anno con Brescia e l’ambiente mi era piaciuto molto quindi non ho avuto difficoltà ad accettare l’offerta. Questa prima settimana è andata bene è una fase in cui devo capire diverse situazioni sia dentro che fuori dal campo e devo rimettermi a posto fisicamente. Lo sto facendo allenamento dopo allenamento, a piccoli passi e sono sicuro che la prossima partita andrà meglio".
E proprio riguardo a Paschall, Christon non ha dubbi. "Ci potrà dare una grande mano quando sarà di nuovo a posto – spiega il play biancorosso – ma ci vorrà ancora tempo e molto dipenderà da lui. Quando accadrà non so dirlo ma posso dire che che può darci tanto in termini di efficacia in campo". Christon non è uno di molte parole, preferisce lasciare parlare il campo. Coach Dante Calabria gli ha affidato il ruolo di leader della squadra e non è difficile capire il motivo visto la sua grande esperienza. Un anno in Nba ad Oklahoma, due presenze nel Team Usa e una carriera spesa in Europa con un’ottima conoscenza del campionato italiano. "Il coach mi ha chiesto di essere un leader in campo – prosegue Christon – ho molta esperienza del campionato italiano ed in generale della pallacanestro. Sono venuto qui per guidare la squadra a vincere più partite possibili anche perché alla fine è questo il motivo per cui si gioca, ovvero per vincere. Il mio lavoro è quello di mettere in ritmo la squadra e facilitare il gioco dei compagni, è questo ciò che ho sempre fatto e che farò anche a Pistoia. Siamo una squadra che ha bisogno di tempo ma sono convinto che verremo fuori".
Pistoia, in effetti, è ancora alla ricerca della sua vera identità perché molto è cambiato nel sistema di gioco della squadra e l’arrivo proprio di Christon non è casuale ed i giocatori hanno bisogno di conoscersi e di trovare il feeling giusto. "Dobbiamo cercare di stare insieme – afferma Christon – di giocare insieme, di conoscersi e comunicare tra noi. Non c’è un segreto per costruire una squadra dobbiamo solo lavorare e giocare insieme. Sono le piccole cose che sono importanti, se riusciamo a fare dei piccoli passi uno verso l’altro allora il lavoro di tutti sarà più semplice".
Maurizio Innocenti