"L’ex Hotel Paradiso di Montecatini Alto non è affatto una struttura priva di funzionalità potenziali e, quindi, da destinare per forza all’abbattimento. Dal libero mercato potrebbero arrivare risposte importanti: penso all’ambito ricettivo e a quello sanitario. Come ho già detto ai responsabili dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata, è inutile continuare a insistere con i Comuni o il terzo settore". Stefano Ciuoffo, assessore regionale per le politiche della legalità, rilancia la possibilità di una ricollocazione del bene confiscato a Montecatini Alto, ormai più di trent’anni fa, alla Banda della Magliana. Il suo intervento arriva all’indomani di quello fatto a favore dell’abbattimento delle strutture per le quali non era previsto un utilizzo preciso. "In questo caso – prosegue l’esponente della giunta di Eugenio Giani – abbiamo un progetto importante realizzato da una firma come Pierluigi Spadolini, organizzato in maniera funzionale. L’Anbsc sta lavorando proprio nella direzione di verificare se possono esserci risposte dal mercato".
L’assessore regionale è tornato così a parlare dei beni sottratti alle mafie in Toscana. "Il nostro compito è quello di dare comunque il segno della presenza dello Stato. Non possiamo porci l‘obiettivo di recuperare sempre e comunque tutte le centinaia di beni sottratti alle mafie. Occorre scegliere se la cosa è economicamente, ambientalmente e socialmente sostenibile, altrimenti non è sbagliato ricorrere alla loro demolizione, che è pur sempre un segno di legalità ristabilita". Ciuoffo ha parlato così nel corso del suo intervento introduttivo all’iniziativa Dai beni confiscati ai beni comuni, organizzata da Regione, dall’Anci Toscana, dal Comune di Terranuova Bracciolini e Labsus, il laboratorio per la sussidiarietà, che si è tenuta a Terranuova Bracciolini.
Da.B.