
Lavori di incapsulamento dell’eternit alla ex Kartos nell’agosto 2016
Montecatini Terme (Pistoia), 4 gennaio 2022 - Una volta era la sede di una grande azienda cartotecnica, dove lavoravano oltre 110 persone. Nel 2005 il complesso Kartos, nell’area di via Tevere, venne acquistato per circa 6 milioni di euro. Avrebbe dovuto ospitare tra i 100 e i 180 appartamenti, due medie strutture commerciali di vendita, un centro ricreativo per la zona Sud e addirittura un nuovo complesso scolastico.
Dopo 16 anni trascorsi senza fare alcun passo avanti, il grande immobile e i terreni adiacenti, distribuiti su una superficie di circa 16mila metri quadrati, vanno all’asta per via telematica il prossimo 1° marzo alle 12, con un’offerta base di 2 milioni e 800mila euro e un’offerta minima di 2 milioni e 100mila. Rilanci possibili da 50mila euro. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 28 febbraio.
Il geometra Simone Scartabelli lo scorso febbraio ha visitato la struttura per redigere la perizia richiesta. Accompagnato dagli agenti della polizia di Stato, è entrato nel complesso industriale. L’edificio presentava i resti di giacigli e altri segni dell’occupazione di sbandati che, negli ultimi anni, sono penetrati più volte nell’edificio per trascorrere la notte o soltanto per ripararsi dal maltempo. Una presenza che ha senza dubbio contribuito a peggiorare il degrado dell’area, anche se le forze dell’ordine hanno comunque provveduto a eseguire numerosi controlli nel corso del tempo per garantire la sicurezza e la tranquillità dei residenti.
Il secondo lotto dell’area ex-Kartos è costituito da un’area destinata alla viabilità pubblica tra via Volturno e via dei Colombi e un terreno tra via Tevere e via Volturno. Perché l’ambizioso progetto di trasformazione della ex-Kartos è andato a finire in questo modo? Un ostacolo non indifferente è stato posto dalla normativa sul rischio idrogeologico della Regione. In questo modo l’ex-Kartos non è stato più considerato in luogo sicuro dove far sorgere un nuovo complesso scolastico. La speranza adesso è che arrivi al più presto una nuova proprietà, dotata di un progetto di ristrutturazione che ottenga in tempi rapidi il via libera dal Comune, cancellando il degrado creato da un’area che una volta dava lavora e benessere a tante famiglie.
Daniele Bernardini