
Volanti all’uscita del commissariato di Pescia (Foto Goiorani)
Pescia, 7 febbraio 2022 - Falsi operatori dell’Asl tentano di contattare le persone per telefono con la scusa di dover effettuare il tampone per diagnosticare il Covid-19, mentre finti infermieri si presentano nelle abitazioni per sanificare i soldi o per offrire farmaci e presidi sanitari, senza dimenticare chi si spaccia per dipendente di una società che eroga servizi pubblici. Alcuni tentativi di truffa sono stati segnalati negli ultimi giorni nella zona di Pescia, ma la polizia di Stato risponde potenziando l’attività di prevenzione, a tutela soprattutto degli anziani e delle fasce più deboli, costretti a restare in casa in questo periodo di pandemia.
Nella settimana appena trascorsa, gli agenti del commissariato di Pescia, insieme ai colleghi del Reparto prevenzione crimine di Firenze hanno effettuato una serie di controlli straordinari, anche nei comuni limitrofi, per contrastare i reati predatori, come furti e truffe. Sono state perquisite alcune abitazioni, al fine di verificare di attrezzi da scasso o eventuale refurtiva. La polizia di Stato ha controllato anche una serie di veicoli che si aggiravano con fare sospetti in zone dove sono avvenuti furti e truffe. Sono stati identificati 163 persone e 43 mezzi.
La polizia di Stato invita a chiamare il numero unico di emergenza 112, quando si hanno dubbi sulle persone che si incontrano o che vogliono entrare in casa. Parlare con gli anziani, familiari o vicini di casa, e metterli in guardia da possibili raggiri, è il primo passo per aiutarli. E’ fondamentale rivolgersi sempre con fiducia alle Forze di polizia per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo. Se qualcuno resta vittima di una truffa o di un furto è importante denunciare l’accaduto perché così si dà la possibilità alle forze dell’ordine di svolgere indagini ed evitare che altre persone subiscano il raggiro. La polizia, inoltre, invita a non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
Bisogna verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla porta e per quali motivi. Se non si ricevono rassicurazioni, non bisogna aprire per alcun motivo. Nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date per sbaglio.
Da.B.