Un esposto alla Corte dei Conti per verificare un possibile danno erariale ai danni del Comune di Montecatini Terme e sulle eventuali responsabilità di chi ha consentito una forzatura nell’istituzione della Fondazione Turismo. Lo hanno presentato i consiglieri comunali del gruppo ’Fanucci Sindaco’, Edoardo Fanucci, Andrea Bellettini e Ettore Severi. "Dopo aver prima svilito il ruolo della commissione partecipate e del consiglio comunale fissando tempi e modi non all’altezza dell’importanza della Dmo, oggi non è stata concessa la Sala del Consiglio Comunale: un gesto ostile", ha detto Fanucci sulle scale del palazzo comunale. "La Dmo è uno specchietto per le allodole – ha attaccato Fanucci –. È fatta male, secondo procedure irrituali e non corrette: l’assenza del parere dei revisori pesa come un macigno, così come l’assenza di una preventiva procedura comparativa per valutare la migliore strada possibile; il tutto per eludere i vincoli delle società partecipate. La strada da percorrere era una rinnnovare la Montecatini parcheggi & servizi".
Quindi l’attacco al governo Del Rosso: "La Dmo è un carrozzone nato per gestire poteri di nomina, di indirizzo e, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina, per evitare le norme stringenti della pubblica amministrazione. Mal contati sono già stati spesi 100mila euro per costare, a regime, circa 700mila euro. Uno spreco inammissibile di risorse pubbliche".
Il prossimo passaggio, a questo punto, sarà il parere della Corte dei Conti che si dovrà esprimere soprattutto sul possibile danno erariale e sulle eventuali responsabilità di chi ha deliberato quell’atto. "Agire senza il parere dei revisori è un precedente pericoloso che denota arroganza, prepotenza e leggerezza – ha sottolineato Fanucci –. Negli ultimi 20 anni non si era mai visto".
Per l’ex parlamentare poi ci sono altre questioni da valutare, a partire dall’accesso agli atti: "È scaduto il termine per la presentazione delle candidature. Verificheremo che la scelta ricada sui migliori profili, sentite e valorizzate le categorie economiche, nel pieno rispetto della parità di genere e soprattutto su figure indipendenti, autorevoli e capaci. Non vorremmo che il rinvio della scadenza per presentare le candidature sia stato fatto ad personam".