
Film, fiction e serie tv L’attore Sergio Albelli dona l’olio di Nievole ai divi di Hollywood
L’olio extravergine di oliva prodotto nella Nievole è sulle tavole di Spike Lee e Nicholas Cage. Il dono arrivato fino a Los Angeles è di Sergio Albelli, attore professionista valdinievolino, che possiede un uliveto di famiglia al confine tra la Nievole e Ponte di Serravalle. L’olio fa parte della sua storia familiare. Il nonno, Andrea Parrillo, padre del vicesindaco di Pieve a Nievole Salvatore, suo zio, era stato uno dei soci fondatori del frantoio di Montecatini Alto.
Sergio è senza dubbio un ambasciatore dell’eccellenza valdinievolina. Tra i protagonisti della serie evento Sky Il miracolo di Niccolò Ammaniti, del film Rai sulla vita di Nada La bambina che non voleva cantare di Costanza Quatriglio, della serie Mediaset made in Italy, ha recentemente partecipato all’ultima fatica di Marco Bellocchio Esterno notte, al nuovo film di Donato Carrisi Io sono l’abisso e come coprotagonista a Il colibrì di Francesca Archibugi tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi. Tra i suoi lavori ricordiamo La prima cosa bella di Paolo Virzì (con cui collabora anche in La pazza gioia) e Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee. Progetti internazionali come Chirstie malry’s own double entry di Paul Tickel e Il mandolino di capitan Corelli di John Madden. Per la tv lo ricordiamo nel progetto Sky Romolus, nel Leonardo per la Lux Vide, nella serie Non mi lasciare firmata da Ciro Visco e nel film tv Fernanda di Maurizio Zaccaro.
Scritturato da vari teatri stabili, ha recitato in testi di Shakespeare, Moliere, Marivaux, Kid, Wilder. Diplomato all’istituto Lorenzini di Pescia, la sua prima formazione teatrale è avvenuta al Gad di Pistoia. Così racconta: "Mi sono innamorato del teatro. Sono stato ammesso al Teatro stabile di Genova. Diplomato nell’89, ho lavorato in teatro per dieci anni. Ho partecipato a Fiorile dei fratelli Taviani. Nel 2000 sono entrato nel cast di Il mandolino del capitano Corelli. Poi è arrivata l’esperienza di Carabinieri, ma dopo un po’ di tempo ho deciso di uscire dalla serie per non essere restare legato a un personaggio. Con Virzì ho lavorato anche all’Eliseo di Roma nello spettacolo “Se non ci sono altre domande“: due mesi tutto esaurito. Il carattere è fondamentale nella vita dell’attore. E’ sottoposto continuamente a pressione e sollecitazioni. Il suo valore è determinato dal gusto degli altri. Abbiamo l’immagine dorata di questo mestiere, ma la vita dell’attore non è semplice. Il successo viene dalla fortuna e dal gradimento del pubblico. Un mestiere precario, con alti e bassi. Sei coccolato quando lavori, altrimenti sei come una bottiglia buttata in mare. La mia è un’esperienza felice Cerco sempre di scegliere le cose che voglio fare e do dire no".
"Il mio luogo del cuore? – continua Albelli – L’uliveto di famiglia. Sono legato a Montecatini, che nel mondo è conosciuta da tutti. Quando sono via penso spesso a questi luoghi. Sono legato alla mia numerosa famiglia e colgo l’occasione per salutare i miei fratelli Franca e Paolo e tutti i miei cugini: Marco V. Letizia, Daniela, Maria Grazia, Andrea, Ilaria, Gian Luca, Romina, Giacomo, Alessandro, Daniele, Yuri, Tommaso, Gemma, Lorenzo, Giovanni, Mario, Giorgio, Marisa, Roberto, Alessandro, Katia, Martino, Fabrizio, Marco A., Annalisa".
Ai giovani che vogliono fare questo mestiere Sergio dice: "Sceglietelo se sentite che non potrete farne a meno. Se c’è una passione vera, nessuno riuscirà a convincervi di non intraprendere questo percorso faticoso ma straordinario".
Giovanna La Porta