
Fondazione Carlo Collodi. Si apre la stagione culturale. Nuove interpretazioni di Pinocchio
Sabato inizia la stagione culturale della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, con il convegno ‘Carlo Lorenzini Collodi nel XXI secolo. Acquisizioni filologiche e storico-letterarie, prospettive di ricerca dell’opera collodiana. Nuove interpretazioni del Pinocchio’, in programma dalle 9.30 alle 13 nella sede della Fondazione (e anche in streaming su YouTube), iniziativa realizzata col contributo del Ministero della Cultura-Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali. Il presidente della Fondazione, Pier Francesco Bernacchi, introdurrà gli interventi di Daniela Marcheschi, presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, che parlerà di ‘Carlo Collodi, le sue opere, nel e per il XXI secolo’; la relazione di Elvio Guagnini è su ‘Collodi e i generi: una geografia odeporica per la scuola della nuova Italia. Sui viaggi di Giannettino’; il tema scelto da Cosimo Ceccuti è ‘Carlo Lorenzini nel quadro del Risorgimento nazionale’; Franco Cambi interviene su ‘Le pedagogie di Collodi, un’identità complessa’. Infine, Roberto Chiesi parlerà di ‘Bambino e marionetta, la favola contadina di Luigi Comencini’.
Il convegno si propone come sintesi degli studi collodiani realizzati a uso del nuovo millennio, facendo il punto sulle acquisizioni di filologia, di nuovi dati storici e letterari, di documenti e materiali inediti, di nuove prospettive di ricerca ottenute grazie al lavoro svolto dall’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini. Dati e documenti che obbligano a precisare l’interpretazione della personalità e dell’opera di Collodi, osservatore critico della Modernità, delle sue carenze strutturali, dei suoi aspetti forti e dei suoi sviluppi futuri, quelli della lingua nazionale, ma anche della realtà multimediale, nelle combinazioni e negli intrecci intermediali e transmediali. Il convegno si apre al futuro approfondendo lo studio del burattino Pinocchio nell’età del digitale e della robotica, ma soffermandosi sui nuovi problemi d’ambito storico-letterario, pedagogico, artistico, e non solo.
Emanuele Cutsodontis