REDAZIONE MONTECATINI

Fra sogno e provocazione. Bennato accende il Verdi

Il travolgente show ’Le vie del rock sono infinite’ è l’unica data in Toscana. In scaletta tutti i brani epici che hanno generato il mito del cantautore.

Fra sogno e provocazione. Bennato accende il Verdi

Edoardo Bennato è nato a Napoli il 23 luglio del 1946

Un giovedì sera con un grande della musica: Edoardo Bennato. Giovedì, dalle 21 al Teatro Verdi di Montecatini Terme, il 78enne cantautore e polistrumentista napoletano porterà sul palcoscenico termale il suo spettacolo ’Le vie del Rock sono Infinite’. Unica data in Toscana, il concerto metterà in luce temi che da sempre hanno caratterizzato le sue canzoni e le sue due anime: quella sarcastica, provocatoria e irriverente e l’altra, sognatrice, con melodie che fanno ormai parte del nostro immaginario collettivo. In scaletta, brani epici tratti dai concept album ’Burattino senza fili’, ’Sono solo canzonette"’, ’Abbi dubbi’, ’Le ragazze fanno grandi sogni’, ’La fantastica storia del ’Pifferaio magico’, fino all’ultimo ’Non c’è’ uscito nel 2020.

Sul palco, temi profeticamente attuali: le contraddizioni della società, l’universo femminile, l’attenzione per il mondo in cui viviamo, il tutto accompagnato dalla sua pungente ironia attualizzata ed esasperata fino al paradosso. Oltre due ore di spettacolo per un’esibizione che resterà dentro a chi avrà la fortuna di assistervi. Il filo conduttore è la sua grinta e il suo incredibile rock, che ha cavalcato gli anni Ottanta, Novanta e Duemila con oltre 21 album in studio, musical e colonne sonore.

Il cortile di Bagnoli, alla periferia di Napoli, dove è nato, fu il primo palcoscenico di Edoardo. È stata la madre ad assecondare le attitudini musicali di Edoardo, Eugenio e Giorgio mandandoli a lezione da un maestro di fisarmonica un giorno d’estate. In quel periodo – eravamo nel cuore degli anni Sessanta – alla melodia napoletana dei vari Sergio Bruni e Mario Abbate, Edoardo preferiva i suoni della nuova America come un ragazzo di New York, Londra o Milano. Il juke-box eccitava la sua fantasia. Elvis, Paul Anka e Neil Sedaka i suoi idoli. Era il 1970, l’anno in cui furono pubblicati i primi due quarantacinque giri di Edoardo Marylou e 1941. Nel 1973 Edoardo pubblicò il suo primo album ’Non farti cadere le braccia con la produzione di Sandro Colombini. Da allora è ritenuto uno dei maggiori esponenti del rock italiano, genere che ha spesso unito o alternato al blues, al folk, al punk e allo ska. Prevendite su ticketone.it e vendita al botteghino del teatro.

Gianluca Barni