DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Un futuro oltre le terme, Montecatini può avere una seconda occasione: “Ma ora una strategia”

L’Assemblea nazionale di Anci ha puntato i fari sulla identità della città. Il presidente di Confcommercio, Spampani: "La vendita è partita chiusa" E Rastelli (Italia Viva): "Così saremo ostaggio solo di speculatori"

Turisti al Tettuccio (foto d’archivio)

Turisti al Tettuccio (foto d’archivio)

Montecatini Terme, 11 febbraio 2024 – Il futuro economico e occupazionale della città, pur restando legato all’identità termale, passa anche da ulteriori forme di turismo? La tredicesima assemblea nazionale di Anci Giovani ha dato risalto a questa domanda, che ormai da qualche giorno anima il dibattito il dibattito in città, grazie a un intervento di Confcommercio Pistoia-Prato. Durante il suo intervento sul palco del Teatro Verdi, il ministro del turismo Daniela Santanchè ha detto che "il settore termale e del benessere è un volano importante per il nostro paese e noi ci crediamo molto. Montecatini ha costruito il suo marchio su questo aspetto, lo sappiamo benissimo. È un settore essenziale, ma la città non deve limitarsi solo a questo. Esistono altri turismi da sviluppare, come quello legato all’ambito ciclistico. Da possibilità come questa, può giungere un contributo importante". Pochi giorni fa, Gianluca Spampani, presidente di Confcommercio Pistoia-Prato, aveva espresso la sua opinione su questo argomento.

“È arrivato per tutti il momento di prendere atto che il futuro di Montecatini, la ricostruzione di una destinazione turistica, deve essere immaginato oltre le Terme". L’affermazione arriva dal presidente di Confcommercio Pistoia e Prato, Gianluca Spampani. L’imprenditore interviene sui commenti che si moltiplicano in questi giorni circa il destino del complesso termale. "Quella della vendita – spiega il presidente di Confcommercio Pistoia-Prato – è una partita ormai non più oggetto di valutazioni politiche. Anzi, ogni ulteriore intervento rischierebbe di turbare il percorso in essere. È una vicenda lunga e articolata, che evidenzia un dato di fatto nitido: Montecatini non può contare sulle Terme per recuperare terreno come destinazione turistica. Se manca questa lucidità di fondo, si rischia di perdere altro tempo prezioso". Secondo Spampani, infatti, "serve concentrarsi sull’elaborazione di strategie condivise, come non è accaduto nel recente passato, e su progettualità capaci di valorizzare davvero le potenzialità della città, costruendo un tessuto di iniziative che ci propongano come destinazione desiderabile di per sé e non più come economico campo base che vive di luce riflessa". Andrea Rastelli, coordinatore di Italia Viva per la Valdinievole, risponde all’intervento di Confcommercio Pistoia-Prato. "Fa bene Spampani a dire che alla città serve altro oltre a complesso termale – dice l’esponente politico - ogni buon investitore sa che diversificare è la chiave per il successo. Quello che però si dimentica, in questo ragionamento, è che tutto ciò che di accessorio esiste e può esistere a Montecatini e, più in generale in Valdinievole, non può esistere senza passare da un rilancio vero del turismo termale. Blocchiamo la folle vendita in blocco ad un privato qualsiasi: se dovesse andare a buon fine, dal giorno dopo la vendita, la città sarebbe ostaggio di speculatori e costruttori senza scrupoli. Serve una cordata di salute pubblica animata da passione e determinazione, ma soprattutto con una visione chiara sul futuro della città".