Montecatini Terme, 24 gennaio 2025 – “Se il concordato preventivo fosse stato chiesto e concesso alle Terme quindici anni fa, avremmo ancora a disposizione il nostro patrimonio cittadino. A quei tempi, il costo complessivo di procedure del genere era senza dubbio più semplice da sostenere. È un problema per tutti quelli che hanno contato in questa città. Se fossi stato alla guida di Montecatini in quel periodo, avrei agito in questa direzione, anzi avrei presentato un’istanza di fallimento, come socio pubblico, per vedere chi avrebbe avuto il coraggio di agire in questo senso”. Il sindaco Claudio Del Rosso ha risposto così, durante l’ultima seduta del consiglio comunale, alle critiche e alle perplessità sollevate dal consigliere di minoranza Edoardo Fanucci (Fanucci Sindaco) sugli impegni presi dall’ente per le Terme.
“Se il Tettuccio, dove è crollato un grande platano, dovesse chiudere – ha ricordato l’esponente dell’opposizione – verrebbero meno anche i presupposti per cui è stato concesso il concordato preventivo in continuità, visto che qui viene effettuata la cura idropinica. Era stato prospettato un intervento tampone per la messa in sicurezza dell’edificio da 200mila euro, ma non se ne è più parlato. Comune e Regione hanno manifestato la volontà di acquistare Torretta e Tettuccio, ma dove sono i progetti, gli impegni e le cauzioni versate per l’asta?”. L’ex sindaco Luca Baroncini (Lega) ha chiesto chiarimenti alla giunta: “In merito all’esistenza di garanzie, visto che Comune e Regione hanno preso specifici impegni per l’acquisto di Tettuccio e Torretta, se la Fondazione Caript dovesse fare marcia indietro sulle Tamerici”.
Il sindaco Del Rosso ha risposto che: “Ne’ il Comune né la Regione hanno mai detto che non avrebbero presentato più le proposte di acquisto per questo. Stesso discorso per la Fondazione Caript, intenzionata a rilevare le Tamerici. Le Terme sono una società per azioni, che ha lo scopo di produrre reddito. Come è noto, la più recente normativa prevede che i soci non possano più intervenire con aumenti di capitale dopo il terzo esercizio chiuso in perdita. Discorso diverso se si fosse trattato di una fondazione, dove questo limiti non valgono. Essendo in corso una procedura di concordato preventivo in continuità, né il Comune né la Regione possono intervenire, anche perché i creditori potrebbero contestare l’utilizzo di queste risorse per scopi diversi dal pagamento dei crediti. Se l’amministrazione facesse realizzare un progetto di ristrutturazione della Torretta prima di acquistarla, causerebbe un danno erariale. Uno dei motivi per cui mi sono candidato a sindaco è stato anche per le scelte fatte negli ultimi quindici anni sulle Terme”.