Giochi della Valdinievole, è qui la festa

Sfilata dal Tettuccio a piazza del Popolo con centinaia di studenti partecipanti all’iniziativa. Accesa la fiamma "olimpica"

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La fiamma "olimpica" è stata accesa ieri mattina in piazza del Popolo: ha così inizio la prima edizione dei "Giochi della Valdinievole". In un clima di festa, tra ragazzi che scherzano e professori che spiegano il significato del tedoforo, è stata inaugurata la versione valdinievolina delle Olimpiadi, da un’idea dell’assessora all’istruzione Federica Rastelli e dell’attore Luca Ferrante.

Previsti per i primi di maggio, i Giochi della Valdinievole coinvolgeranno 1500 ragazzi provenienti da tutte le scuole di Montecatini e Monsummano. Gli studenti, divisi per età, si sfideranno in sport come calcio, atletica o pallavolo. Dopo le gare, il 20 maggio si terranno le premiazioni allo stadio Mariotti.

"Con la fiaccola olimpica – dichiara Rastelli – vogliamo bruciare due anni difficili. L’idea dei Giochi è nata per restituire ai ragazzi lo sport in compagnia e la socialità, rubati dai due anni di pandemia. Devo ringraziare per l’aiuto la giunta comunale e soprattutto l’assessore Emiliano Corrieri".

Come spiega Luca Sbenaglia, presidente della commissione sport e giovani, il progetto dei Giochi della Valdinievole era in cantiere da un anno. La lunga gestazione ha permesso di perfezionare l’organizzazione e di avvalersi di uno sponsor importante come Decathlon. "Tuttavia il traguardo più importante – dice Sbenaglia – è aver riunito insieme così tanti giovani".

Durante l’inaugurazione dei Giochi, piazza del Popolo era riempita dalle grida e dalle risate di quasi seicento ragazzi. Marzia Andreoni, preside del liceo Coluccio Salutati, lo ha definito un "ritorno alla vita". Dopo aver acceso la fiamma olimpica, il sindaco Luca Baroncini si è detto entusiasta dell’evento: "Ringrazio Luca Ferrante e Federica Rastelli per la loro iniziativa. Spero che i Giochi della Valdinievole diventino una tradizione: lo sport e lo stare insieme non possono più mancare". Poi Baroncini ha augurato ai ragazzi di divertirsi. Ma ben presto è stato rapito dai bambini della "Don Facibeni", desiderosi di sapere "cosa fosse un sindaco".

Benedetta Macchini