GIOVANNA LA PORTA
Cronaca

Giornata della Memoria. Spettacoli e incontri. Per non dimenticare

Domani il Comune di Montecatini organizza un incontro aperto a tutti. Con il professor Ialuna, si ripercorrerà la storia della famiglia D’Angeli.

Durante l’evento si ripercorrerà, in particolare, la storia della città e del suo ghetto ebraico, riportate nel libro «Un’ombra dietro il cuore», a cura del professor Bruno Ialuna

Durante l’evento si ripercorrerà, in particolare, la storia della città e del suo ghetto ebraico, riportate nel libro «Un’ombra dietro il cuore», a cura del professor Bruno Ialuna

Per non dimenticare. Mai. Domani, lunedì 27 gennaio, alle 11 nella sala consiliare di viale Verdi, l’amministrazione comunale celebrerà la giornata della memoria con letture, riflessioni e testimonianze. Per 80 anni dell’apertura dei cancelli di Aushwitz, la giunta ha organizzato un incontro aperto alla cittadinanza e alle scuole. Attraverso letture, riflessioni e testimonianze si ripercorrerà, in particolare, la storia della città e del suo ghetto ebraico, riportate nel libro "Un’ombra dietro il cuore" a cura del professor Bruno Ialuna. Il passato che ritorna. Un lungo filo fatto di sofferenze, di drammi umani, di vite non vissute o vissute male, che congiunge nel tempo Auschwitz a Montecatini. Un filo che parte dal mercatino del Grocco, passa per l’Ippodromo Sesana, il ghetto ebraico di Venezia, gli stabilimenti termali e i grandi hotel della città. Un filo che attraversa sessanta anni della vita cittadina, per finire nel campo di concentramento più famoso dell’olocausto. Ialuna ripercorrerà dunque la storia toccante della famiglia D’Angeli, deportata ed eliminata ad Aushwitz. Nel 2022 sono state posate in loro memoria cinque pietre di inciampo in viale Grocco dove si trovava il ghetto e vivevano i D’Angeli. Dei quali, ricerche storiche hanno permesso di venire a conoscenza che la famiglia, sfollata in Montecatini, si era sentita sicura e protetta sino al 1942. Il padre Mario impiegato e la madre Renata "atta a casa", con il figlio Carlo e la nonna paterna Clara Rosa Modigliani.

In piena guerra, a Montecatini, Renata partorisce il secondogenito Massimo, in casa, assistita dalla ostetrica Emma Giannoni. Il piccolo viene registrato prima in Comune (in atto di nascita già riconosciuto "di razza ebraica" quindi con famiglia schedata in prefettura) poi battezzato cristianamente forse, ma non è certo, nella parrocchia di S. Antonio. Tutti e cinque i membri della famiglia furono arrestati a Montecatini Terme il 5 novembre 1943, deportati ad Auschwitz e lì assassinati il 14 novembre dello stesso anno. Lunedì, oltre a Ialuna, Interverrà la signora Gina Vieri, che porterà la testimonianza di quanto accaduto al padre Ferdinando Vieri, vittima delle deportazioni del 1943. Ci saranno il sindaco Claudio Del Rosso, la vice sindaco Beatrice Chelli e l’assessore alle politiche sociali Jessica Zucconi. Parteciperanno all’incontro gli alunni del comprensivo Chini.

Giovanna La Porta