Animalisti Italiani ha organizzato una manifestazione nonviolenta per lunedì davanti al Tribunale di Pistoia, in concomitanza del processo a Gaetano Foco, il giovane accusato di aver seviziato fino alla morte la cagnolina Pilù, un pincher nano, per vendetta nei confronti della sua ex fidanzata. Nel processo si è costituito parte civile anche il comune di Pescia. Ogni attivista parteciperà alla manifestazione con fascia nera al braccio in segno di lutto.
"Difficile dimenticare quel giorno – afferma in una nota l’associazione "Noi Animalisti Italiani" – . Lo stupro e l’uccisione di un animale è inaccettabile tanto quanto su una donna. Ci siamo immediatamente costituiti parte civile nel processo a carico di Gaetano Foco, organizzando numerose manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica e ribadire la necessità di pene più severe per i reati contro gli animali. Pilù è stata uccisa nel 2015, Il suo assassino, non ha ancora scontato un giorno di carcere. Oggi vogliamo ribadire con forza la necessità di una condanna esemplare. Lo dobbiamo a Pilù, Angelo, Snoopy, Rocky, Pluto e a tutte le altre vittime di una cieca violenza"
"Lo dobbiamo a tutti gli oppressi, ai dimenticati, agli ultimi fra gli ultimi", dichiara Walter Caporale, presidente degli Animalisti Italiani. Nel 2015 al presidente Caporale e all’attivista degli Animalisti Italiani Paola Pavone fu notificata una querela per diffamazione dalla famiglia di Gaetano Foco, e furono condannati in primo grado per violazione di proprietà privata perché erano entrati sul suo balcone per invitarlo "ad uscire di casa anziché nascondersi", spiegano gli attivisti.