Gli esperantisti in congresso: "Lingua sempre viva e attiva per letteratura, musica e arte"

Alessandra Mandella è candidata alla presidenza della Federazione italiana

Gli esperantisti in congresso: "Lingua sempre viva e attiva per letteratura, musica e arte"

Alessandra Mandella è candidata alla presidenza della Federazione italiana

Prosegue al Palazzo del Turismo il 90° Congresso Italiano di Esperanto. L’appuntamento annuale, organizzato dalla Federazione Esperantista Italiana, proseguirà fino a sabato 31 agosto. Domenica è stata celebrata a Santa Maria Assunta una messa in esperanto. L’istituto italiano di esperanto tiene i contatti con le autorità scolastiche locali e nazionali per conto degli utilizzatori della lingua internazionale. Nasce con lo scopo di promuovere l’insegnamento delleEsperanto e di promuovere programmi di formazione e di aggiornamento culturale e professionale destinati anche al personale docente, direttivo ed ispettivo delle Scuole italiane di ogni ordine e grado. "Sono numerosi gli accademici presenti a Montecatini e provenienti da tutto il mondo. Un’occasione di scambio straordinaria, siamo più di trecento", spiega la vice presidentessa della lega internazionale dei docenti di esperanto Alessandra Madella, esperantista dalla nascita in quanto il padre italiano e la madre tedesca usavano la lingua nei rapporti familiari.

Lo storico presidente per oltre 40 anni Fabrizio Angelo Pennacchietti, torinese e professore emerito di filologia semiticaall’università Ca’ Foscari di Venezia e all’università di Torino, ha annunciato la scelta di non ricandidarsi alla presidenza del consiglio direttivo. L’inattesa notizia ha seminato sorpresa tutti gli accademici riuniti, sollevando il problema della successione. È proprio Madella è la più accreditata. "Vedremo – dichiara la docente – i nomi sono tanti". La scelta del nuovo presidente dell’Istituto Italiano d’Esperanto è stata invece rimandata al prossimo seminario dell’Istituto che si terrà a Pisa, dal 15 al 17 novembre.

Alessandra ha insegnato alla Università della California e adesso è docente di cinematografia ed esperanto all’Università di Zaozhuang, in Cina. L’esperanto è la lingua internazionale creata dal polacco Ludovico Zamenhof che dal 1887 grazie alla sua struttura estremamente regolare, logica e intuitiva, è accessibile a tutti. "L’obiettivo – dice Madella – è offrire un fondamento neutrale sul quale gli uomini possano mettersi in comunicazione in eguaglianza tra popoli e fraternamente, per abbattere le barriere dell’incomunicabilità culturale. Una lingua viva ed attiva, in grado di vantare una grande produzione letteraria, musicale ed artistica. Montecatini è bellissima – afferma Madella – e ci pare giusto che sia stata inserita nel patrimonio Unesco. Sarebbe bello, la prossima volta, trovare un’accoglienza turistica in esperanto".

Giovanna La Porta