
Le carte e le fiche sequestrate dai finanzieri
Montecatini 3 ottobre 2014 - La compagnia della guardia di finanza di Montecatini ha smascherato, nel pieno centro della città, una bisca clandestina, denunciando all’autorità giudiziaria di Pistoia un uomo di origine campana, già noto alle forze dell'ordine, ritenuto l’organizzatore del gioco d’azzardo e dieci giocatori per violazione degli articoli 718 e 719 del codice penale. L’operazione, scattata a notte fonda, è stata l’epilogo degli appostamenti che le fiamme gialle da tempo stavano facendo nella zona di un circolo privato sospettato di celare, dietro l’apparente finalità sportiva e ricreativa, una vera e propria attività di organizzazione illegale di tornei di poker.
I finanzieri per cogliere in flagranza di reato l’organizzatore e i giocatori hanno dovuto neutralizzare prima una telecamera posizionata, in modo occulto, all’esterno del locale con l’evidente scopo di vanificare eventuali controlli di polizia, e poi fingersi occasionali clienti del circolo per non destare sospetti all’ingresso. La rapidità dell’intervento dei militari ha impedito ogni tentativo di camuffare l’attività illecita e ha consentito di sorprendere dieci giocatori intorno ai tavoli da poker e black jack intenti a maneggiare denaro contante, fiches e carte da gioco e rinvenire la contabilità nera riferibile all’organizzazione e ai profitti del gioco d’azzardo che il gestore celava nel cassetto di una scrivania.
Dall’analisi della prima nota è emerso che nel circolo i tornei di poker illegali si susseguivano da mesi con cadenza pressoché quotidiana ed erano assai redditizi, data l’entità delle somme annotate in modo minuzioso dal gestore a titolo di percentuale sulle vincite di gioco. Tra i denunciati ci sono un giocatore professionista di poker on-line, tre cittadini albanesi e tre residenti nelle province di Firenze, Prato e Lucca, a riprova che la bisca era ben nota agli appassionati dell’azzardo.
Oltre a 16 mazzi di carte da gioco, ad un migliaio di fiches dal valore nominale variabile fino a 10mila euro, ai dadi e a denaro contante, i militari hanno sequestrato una macchina contasoldi, a conferma che il gestore aveva organizzato una vera e propria casa da gioco abusiva. Nei prossimi giorni le indagini dei Finanzieri saranno estese anche al versante fiscale, dell’antiriciclaggio e della ricostruzione del patrimonio accumulato in modo illecito, attraverso l’organizzazione del gioco d’azzardo. L’attenzione operativa delle fiamme gialle pistoiesi sull’offerta di gioco illegale resta alta, visto le gravi ripercussioni per gli interessi dell’erario, il pericolo dell’infiltrazione della criminalità organizzata e i danni provocati sul piano sociale con intere famiglie ridotte sul lastrico e il numero crescente di persone colpite dalla ludopatia.