DANIELE BERNARDINI
Cronaca

"Città fuori dai siti di interesse storico"

L'allarme delle guide turistiche, decreto bloccato dal Tar

Laura Galigani, a sinistra, e Andrea Bregovic

Montecatini 2 aprile 2017 -  «Montecatini non è stata inserita nell’elenco dei siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico nei quali serve una specifica abilitazione per svolgere la professione di guida turistica». Nell’anno di Pistoia capitale della cultura, le bellezze artistiche della città termale e di altre realtà del paese sono oggetto di un contenzioso fermo a una sentenza del Tar del Lazio, che ha bloccato le scelte del governo. 

Laura Galigani e Andrea Bregovic, guide turistiche che lavorano da anni sul territorio, denunciano la situazione venutasi a creare, anche a causa della riforma Bolkenstein. «La legge 194 del 2013 – spiegano – recependo la normativa europea, autorizza figure professionali che hanno ottenuto l’abilitazione in altri paesi europei a lavorare in Italia, anche se non hanno conseguito il titolo nel nostro paese. Il problema si pone subito, perché l’Ue definisce le guide turistiche abilitate o in possesso di un’autorizzazione, mentre qui sono vere e proprie figure professionali. Sono partiti da una definizione sbagliata, visto che in Italia viene controllata la qualità del livello di prestazione offerta».

La differenza di formazione tra le guide turistiche italiane e quelle degli altri paesi europei emerge fin dalla preparazione. «In Italia – proseguono Galigani e Bregovic – è necessario seguire un corso di 900 ore, mentre in Slovenia ne bastano appena 36. Stiamo subendo forti pressioni da parte dell’Unione Europea per abolire una figura professionale per la quale è richiesta una preparazione seria. In provincia di Pistoia ci sono 47 professionisti abilitati: di questi ne sono attivi 35». In seguito a un’apposita trattativa a livello nazionale, le guide turistiche hanno presentato al governo un elenco di realtà dove sarebbe stata necessaria la presenza di guide turistiche specializzate per guidare i visitatori allo scoperta dei vari monumenti.

«Tra queste – sottolineano Galigani e Bregovic – c’era anche Montecatini, con viale Verdi, il municipio, le Terme Tettuccio e Tamerici, il parco della Torretta, Montecatini Alto e piazza Giusti. Il ministero dei beni culturali non ha inserito nemmeno uno di questi posti, non menzionando in alcun modo la città nell’elenco definitivo pubblicato. Pistoia, per la quale erano stati proposti 20 siti, ha ottenuto il riconoscimento di appena 5. E’stato quindi aperto un contenzioso al Tar del Lazio che per ora ci ha dato ragione. Il problema però resta aperto».